Alberi monumentali, ecco dove e quali sono i giganti della natura

Sono 78 gli alberi monumentali censiti in Toscana dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. 167 in Umbria e 130 in Liguria

Alberi monumentali (foto di archivio)

Alberi monumentali (foto di archivio)

Firenze, 2 agosto 2022 - Dalla Roverella di 24 metri che svetta in località Casa Fredda-Ceciliano (Arezzo) al cipresso di 16 metri che troviamo in via del Bargellino a Fiesole (Firenze). Ancora, l’acero di monte, alto 20 metri e mezzo, che fa bella mostra di sé a Campello sul Clitunno, a Perugia, l’olivo di 8 metri e mezzo di Castiglione del Lago ed il cedro del Libano di 27 metri di Palazzo Costa, a Beverino (La Spezia). Sono 78 gli alberi monumentali censiti in Toscana dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. 167 in Umbria e 130 in Liguria.

Per quanto riguarda la Toscana, l’esemplare più alto, con i suoi 54 metri ed una circonferenza del fusto di 840 centimetri, è una sequoia sempreverde che si trova in località Castello di Sammezzano nel Comune di Reggello mentre l’esemplare che si trova più in alto sul livello del mare, a 1.280 metri, è un abete bianco nel Comune dell’Abetone.

ALBERI MONUMENTALI IN TOSCANA, ECCO QUALI SONO (clicca qui)

ALBERI MONUMENTALI IN LIGURIA, ECCO QUALI SONO (clicca qui)

ALBERI MONUMENTALI IN UMBRIA, ECCO QUALI SONO (clicca qui)

Coldiretti Toscana ha approvato il quinto aggiornamento dell’elenco degli alberi Monumentali d'Italia. “Gli alberi monumentali inducono al rispetto e ci conducono per mano nella storia tra suggestioni, miti e leggende – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana –. Sono straordinari elementi di promozione dei territori ed insieme di biodiversità da tutelare con saggezza e da proteggere poiché sono il filo conduttore con la nostra storia”.

Sostanzialmente invariato il numero di piante inserite nel catalogo che si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. La provincia con il maggior numero di “giganti vincolati” è Prato con 21 alberi censiti seguita da Firenze con 19. Abbiamo poi Arezzo (8), Siena (8), Pistoia (7), Pisa (7), Lucca (5), Grosseto (3). Tra le specie tutelate ci sono il cipresso comune, la quercia, il gelso nero e bianco, il leccio ma anche l’olivo, il tasso, il faggio, l’ippocastano, il castagno, il platano, il pino domestico, il tiglio selvatico e la tuia occidentale. Non manca l’acero, il cedro azzurro dell’Atlante e la sughera.