
Sigaro toscano
Firenze, 31 maggio 2025 – Oggi fa parte della memoria storica dell'Italia, infatti lo fumava anche Giuseppe Garibaldi. Oggi è il più venduto d'Italia e la sua storia precede anche lo stesso Garibaldi: compie infatti 210 anni il sigaro Toscano, e come molte grandi invenzioni nacque per caso nell'agosto 1815.
Nella Manifattura di Firenze una partita di tabacco lasciata ad essiccare fu bagnata dalla pioggia. Si decise allora di produrre dei sigari economici da smerciare in loco, ma inaspettatamente fu un successo: l'acqua fece fermentare il tabacco dandogli un gusto del tutto nuovo. Era nato il sigaro toscano. Fumare però ha i suoi rischi per la salute, in cui è bene riflettere soprattutto oggi che è la Giornata mondiale senza tabacco. A quasi un anno dalla pubblicazione delle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla cessazione del fumo, pubblicate nel luglio 2024, persiste la mancata inclusione di strategie di riduzione del danno nelle politiche antifumo globali, nonostante le evidenze scientifiche. Lo indica l'Osservatorio della riduzione del rischio in medicina (Mohre) in vista della giornata mondiale di oggi. La proposta è di ampliare il No Tobacco Day all'intero mese di maggio, trasformandolo nel No Tobacco May. L'Oms, rileva l'osservatorio, trascura completamente il ruolo dei prodotti a rischio ridotto come le sigarette elettroniche, di cui le recenti revisioni Cochrane hanno valutato l'efficacia dal 2022 al 2024. "Questa omissione rappresenta una grave mancanza di completezza scientifica, considerando che la stessa Oms riconosce la nicotina come il farmaco più efficace per la cessazione", afferma Fabio Beatrice, direttore del comitato scientifico dell'osservatorio Mohre.
In un contesto dove oltre il 60% degli 1,25 miliardi di consumatori di tabacco desidera smettere, l'osservatorio sottolinea che il 70% non ha accesso a servizi adeguati e che ignorare approcci pragmatici di riduzione del danno rappresenta un'opportunità mancata per la salute pubblica. "Queste raccomandazioni sembrano già obsolete rispetto allo stato attuale delle conoscenze scientifiche," interviene Johann Rossi Mason, direttrice del Mohre. "L'approccio dell'Oms rimane ancorato a un paradigma binario (o smetti completamente o continui a fumare) ignorando le possibilità offerte dalla riduzione del rischio, che rappresenta una terza via pragmatica e scientificamente fondata". L'Osservatorio invita quindi l'Oms a includere nelle future linee guida tutte le evidenze scientifiche disponibili, comprese quelle relative ai prodotti a rischio ridotto, per offrire ai fumatori che non riescono a smettere completamente una gamma più ampia di opzioni efficaci.