MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Scalare un grattacielo a mani nude? È successo realmente a New York: era il 26 maggio

Curiosità: l’allora sindaco della Grande Mela multerà lo ‘Spiderman’ umano George Willig di appena un centesimo per ogni piano scalato

Le sommità del World Trade Center, indimenticabili icone di New York

Le sommità del World Trade Center, indimenticabili icone di New York

Firenze, 26 maggi 2024 – Nei giorni precedenti lo avevano visto più volte aggirarsi sornione intorno alla Torre Sud del World Trade Center. Ma nessuno poteva immaginare l’impresa che il giovane George Willig, soprannominato “The Human Fly”, aveva in mente e che si apprestava a fare. Affascinato dalle grandi altezze fin da piccolo, aveva scalato di tutto. Ad un certo punto, l’esperto di arrampicata che venne poi definito ‘l’uomo ragno’ vivente, aveva deciso di compiere un’impresa eccezionale: scalare addirittura la Torre Sud del World Trade Center, fino a raggiungere il 110esimo piano. Non solo: aveva deciso di farlo a mani nude. Per riuscire nella sua folle impresa, si fece aiutare da un ex operaio addetto alla pulizia dei vetri, che gli progettò uno strumento su misura, per l’esattezza una piastra, in grado di inserirsi esattamente nelle scanalature dell’edificio. Il 26 maggio del 1977, dopo ben 3 ore e 30 minuti di scalata, Willig raggiunse la cima del grattacielo. Un’impresa spettacolare ma anche onerosa, visto che la multa prevista in prima istanza era di ben 250mila dollari. Poi però l’allora sindaco di New York decise di sanzionare l’uomo condannandolo a pagare una cifra molto più ridotta, di appena 1 dollaro e 10 centesimi. In pratica un centesimo per ogni piano scalato. Nasce oggi Nicola Piovani nato il 26 maggio del 1946 a Roma. Compie oggi 78 anni. Il suo è un percorso professionale e umano dai contorni singolari che pesca nella tradizione delle grandi compagnie teatrali romane di Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi e Romolo Balzani di cui faceva parte la zia attrice Pina, parte dal '68 e dai cinegiornali universitari con Silvano Agosti, passa per i lavori con Fabrizio De Andre' (è il coautore di "Non al denaro non all'amore ne' al cielo" e di "Storia di un impiegato"), il teatro con Carlo Cecchi e lo porta all'Oscar, nel 1999, per "La vita è bella", dopo aver firmato le musiche degli ultimi tre film di Federico Fellini, che lo chiamò dopo la morte di Nino Rota, ma anche quelle di film di Monicelli, i Taviani, Bellocchio, Tornatore, Gigi Magni, Nanni Moretti, per citare un elenco incompleto. Ha detto: “La musica è pericolosa, come lo sono tutte le cose profondamente belle: ci cambiano, a volte ci ammaliano di bellezza, come gli innamoramenti adolescenziali”.