Walter Veltroni presenta il suo ultimo romanzo, “La condanna” edito da Rizzoli

Mercoledì 12 giugno alle ore 21:00 al Circolo Arci di Montevarchi

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Arezzo, 10 giugno 2024 – Mercoledì 12 giugno alle ore 21:00 il Circolo Arci di Montevarchi, lo Spazio Politeama e Altre direzioni ospiteranno Walter Veltroni che presenterà il suo ultimo romanzo, “La condanna” edito da Rizzoli. Con il noto volto della politica, giornalista, scrittore e regista, dialogheranno Enzo Brogi, amico ed editorialista di Altre direzioni, Federico d’Ascoli, capocronista della nazione di Arezzo e Alessandra Nardini, Assessore della Regione Toscana. “La condanna", ambientato nel settembre del 1944 quando i nazisti stanno scappando da Roma lasciandosi dietro una scia di orrori e violenze, si concentra sulla drammatica storia di Donato Carretta, direttore del carcere di Regina Coeli, linciato in maniera selvaggia dalla folla, nella Roma liberata dai nazifascisti. Un romanzo che, come ama fare Veltroni, racconta la storia attraverso lo sguardo analitico e ricco di riflessioni sul presente. Giovanni ha ventiquattro anni e ha coronato il suo sogno, quello di lavorare nella redazione di un quotidiano. Intorno a sé, però, ha soltanto colleghi più anziani, ormai apatici, storditi da un mestiere sempre più in crisi. Tranne uno, Sergio Fabiani, caposervizio della cultura, che gli affida il compito di scrivere un pezzo su Donato Carretta, direttore del carcere di Regina Coeli, linciato in modo selvaggio dalla folla nel settembre 1944. Il giovane giornalista si immerge allora nella ricerca e nello scavo: sotto la guida paterna di Fabiani, Giovanni ci porta sui luoghi che furono teatro del fatto – il Palazzo di Giustizia, il Tevere, Regina Coeli –, ci mostra le testimonianze di chi quel massacro l’ha visto e documentato, e ce lo restituisce in un racconto vivido, crudo, reale. Chi era Carretta? Un fascista o un antifascista? Oppure uno della “zona grigia”? Con la precisione del reporter e l’abilità dello scrittore, Giovanni ricostruisce la storia di una condanna controversa, brutale, di certo ingiusta. Indagando le pulsioni e la rabbia che agitano la folla di quel settembre 1944 rivede, nella Roma liberata dal fascismo e dall’occupazione nazista, gli strepiti e i livori che si muovono, velenosi, nelle relazioni di oggi, nella comunicazione, sui social.