Una scelta che fortifica un diritto

La misura sui nidi annunciata dalla Meloni è ingiusta e insufficiente, visto che la gratuità è prevista solo dal secondo figlio. In Toscana abbiamo reso i nidi gratis per tutte le bambine e i bambini con famiglie con Isee fino a 35 mila euro. Quest’anno in oltre 12 mila stanno frequentando i nidi gratuitamente e altri se ne aggiungeranno.

Abbiamo fatto questa scelta prima di tutto riconoscendo la valenza educativa del nido, Meloni invece lo trasforma in un premio per il contributo delle donne alla Patria, quindi servono almeno due figli. La gratuità dei nidi è una scelta per le bambine e i bambini, prima ancora che per i genitori.

Dovrebbe essere concepita, prima di tutto, per garantire il diritto all’educazione non solo a chi nasce in una famiglia che può permetterselo, affinché nessun destino sia già scritto in base alle condizioni socio-economiche. Investire sui nidi significa prevenire abbandono e dispersione scolastica, favorire il successo formativo.

In secondo luogo viene l’aspetto della conciliazione tempi di vita e di lavoro dei genitori, non solo delle donne.

Così abbiamo concepito la misura Nidi Gratis in Toscana decidendo di finanziarla con oltre 230 milioni.

Meloni sembra ignorare tutto questo e parla di nidi gratis come un premio alla natalità.

Sarebbe più giusto, invece, che anche a livello nazionale la misura fosse basata su criteri di reddito più che sul numero di figlifiglie.

La destra ancora una volta disconosce il valore educativo e si ferma alla difesa ideologica della natalità compiendo un’ingiustizia, anziché avere il coraggio di rendere finalmente il nido un diritto per tutte e per tutti.

Alessandra Nardini

assessora alla Scuola

Regione Toscana