Stati Uniti e politica senza rottamazione

Il senatore Mitt Romney sostiene che gli Stati Uniti abbiano bisogno di nuovi leader, più giovani di Donald Trump e Joe Biden. Il Washington Post sostiene che Biden non dovrebbe ripresentarsi alle elezioni del 2024. Romney lancia un appello ai giovani perché si buttino nell'agone politico: chi raccoglierà l'appello?

Stati Uniti e politica senza rottamazione

Stati Uniti e politica senza rottamazione

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gli Stati Uniti servono leader di nuova generazione, dice il senatore Mitt Romney, classe 1947. Un anno in meno di Donald Trump. Dopo 25 anni di onorato servizio nelle istituzioni, Romney (Repubblicano anti-trumpiano, vincitore delle primarie del 2012 e poi sconfitto, con onore, da Barack Obama alle elezioni presidenziali) lascerà il Palazzo al termine del suo mandato, che scadrà nel 2025. Serve spazio per i giovani. Ma i nuovi leader, spiega il senatore, non possono essere certo Trump o Joe Biden, incapaci di fronteggiare le sfide americane: dal cambiamento climatico al rapporto con la Cina. A Romney Trump non è mai piaciuto, ha anche votato a favore dell’impeachment dell’ex presidente per due volte. Il che, tuttavia, non lo rende certo un Democratico. Romney è un solido conservatore, esponente di una stagione del Gop, il Grand Old Party, che non esiste più. Oggi i Repubblicani sono infatti pienamente trumpizzati. La questione anagrafica sollevata da Romney non è esattamente un dettaglio per gli Stati Uniti, un Paese in cui l’età media ha raggiunto il record di 38,9 anni nel 2022 (nel 2000 l’età media era 35 e nel 1980 era 30). Il problema è che non si vedono "rottamatori" all’orizzonte e il fatto che un ottantenne, Biden, e un quasi ottantenne, Trump, stiano per sfidarsi per la guida degli Stati Uniti sottolinea più di un problema. Anche per il Partito Democratico americano. Un articolo del Washington Post, quotidiano progressista, dice apertamente che Biden non dovrebbe ripresentarsi alle elezioni presidenziali del 2024 (e la sua vicepresidente Kamala Harris men che meno). La scommessa del 2019, quando l’attuale presidente annunciò la sua candidatura alle elezioni del 2020, quelle in cui sconfisse Donald Trump, non andrebbe insomma riproposta. Il Washington Post scrive che Biden è stato l’uomo giusto per riportare gli Stati Uniti al loro "ordine regolare" dopo l’amministrazione Trump. Adesso però le cose sono cambiate. Anzitutto, Biden avrebbe 82 anni all’inizio del suo secondo mandato e, stando a un sondaggio recente Associated Press-Norc, il 77 per cento dell’elettorato (69 per cento degli elettori Democratici) pensa che sia troppo anziano per altri 4 anni alla Casa Bianca. I numeri sono notevoli, significa che gli americani ci pensano e ne parlano a cena, non è soltanto materiale per la Fox.

Biden, dice il Washington Post, è uno che non sa dire di no. Fra le altre cose, non ha saputo dire no alla scelta di Harris, la cui popolarità è oggi al 39,5 per cento, amica dello scomparso figlio Beau. "Biden ha un’altra chance per dire no, stavolta a sé stesso", scrive il WaPo. Dovrebbe rinunciare a correre per la Casa Bianca. Anche perché ora c’è pure la questione dell’altro figlio, Hunter, appena incriminato. Fin qui non ci sono state altre prese di posizione così altisonanti, da sinistra, nei confronti di Biden. Perché c’è, sì, un problema di età negli Stati Uniti, ma ce n’è anche uno di classe dirigente. Se non esiste alternativa a Trump, che stacca di 40 punti Ron DeSantis nei sondaggi, qual è l’alternativa dei Democratici a Joe Biden? Mitt Romney insomma dice ai colleghi anziani di farsi da parte, ma chiede anche ai giovani di buttarsi nell’agone politico. Chi raccoglie l’appello?

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