
Scieri, la procura generale vuole risentire i testimoni
Per la Procura il processo d’appello a carico di Andrea Antico, l’unico dei tre ex commilitoni accusati dell’omicidio di Emanuele Scieri, che è stato assolto in primo grado, non dovrà essere stavolta un abbreviato solo allo stato degli atti. Vanno sentiti i testimoni chiave che hanno sfilato anche davanti alla Corte d’assise di Pisa nel dibattimento che si è concluso con la condanna degli altri due "nonni": Alessandro Panella (26 anni di carcere), e Luigi Zabara, (18 anni). Antico fu l’unico che scelse l’abbreviato, e la sua posizione è già arrivata al secondo grado che inizierà l’11 ottobre. "La Procura ha informato le parti che chiederà di sentire alcuni testimoni come il teste chiave Meucci", dice l’avvocato Alessandra Furnari, che con il collega Ivan Albo assiste la famiglia Scieri. La procura generale per Antico (difeso dagli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi) chiederà una rinnovazione istruttoria per sentire Magdalena Mariani Lattanzi, Alessandro Meucci e Antonio Pascarella, e le tre donne – allora studentesse in gita – che dal 13 al 15 agosto di quell’anno uscirono con un paracadutista che nel 1999 era in caserma e riferì di avere visto nella Gamerra – intorno all’una di notte – gli imputati ancora svegli.
Le tre donne nel luglio scorso dissero di aver detto la verità quando furono sentite nel 2000, a nove mesi dal fatto. Fu un passaggio importante del processo per valutare la testimonianza di chi disse di aver visto movimenti e presenze in caserma – messe sotto la lente dalla indagini – la notte in cui Scieri scomparve dalla Gamerra il 13 agosto 1999. Per ricomparire cadavere tre giorni dopo, occultato sotto un tavolo.
Secondo l’accusa Scieri sarebbe rimasto vittima di atti di nonnismo: teatro il piazzale sotto la scala di asciugatura dei paracadute della caserma. In appello, oltre a quella di Antico, ci saranno le posizioni del l’ex maggiore Salvatore Romondia e l’ex generale Enrico Celentano, accusati di favoreggiamento e mandati assolti dal gup. Ma c’è attesa anche per le motivazioni della sentenza di condanna di Zabara e Panella che, pur trattandosi di un altro processo, potrebbero in qualche modo pesare anche nell’appello per Antico. "Dalle motivazioni capiremo se e come la posizione di Antico è delineata nella sentenza su Panella e Zabara – conclude l’avvocato Furnari – . Che noi punteremo a far valere anche nel processo per Antico come, ritengo, farà la Procura".