Chi ha diritto all’assegno d’inclusione o al supporto formazione e lavoro può presentare domanda, in qualsiasi momento dell’anno, in via telematica all’Inps o può farsi aiutare dai patronati. Oltre ai requisiti richiesti, per fare la domanda è necessario avere un Isee in corso di validità, che poi dovrà essere rinnovato ogni anno. Nel caso dell’assegno d’inclusione, il beneficiario deve sottoscrivere un patto di attivazione digitale, quindi l’erogazione partirà dal mese successivo. Non è ancora chiaro se la domanda potrà essere presentata già nel 2023, in modo che l’erogazione dell’assegno possa partire da gennaio 2024.
Stessa cosa per il Supporto formazione lavoro, misura al via dal 1 settembre 2023: ancora non si sa se la domanda potrà essere presentata prima, in modo che chi perde il reddito di cittadinanza già da questo mese possa avere una continuità nell’erogazione del sussidio. Dopo aver presentato la domanda e dopo i controlli fatti da Inps, ma anche dai Comuni – per la verifica per esempio della residenza del nucleo familiare – l’assegno d’inclusione verrà erogato tramite la Carta di inclusione emessa da Poste Italiane, una per famiglia, mentre per i 350 euro del Supporto formazione lavoro viene ricevuto direttamente ogni mese tramite bonifico dall’Inps. Da ricordare che nel caso dell’assegno di inclusione, oltre alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale, i beneficiari devono presentarsi ai servizi sociali, dai quali sono sempre presi in carico, entro 120 giorni, altrimenti l’erogazione del sussidio viene sospesa.
mo.pi.