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Arezzo, 7 giugno 2025 – Domenica 8 giugno, alle ore 10.45, secondo appuntamento con la stagione 2025 dell’Accademia Casentinese che in quasi sessant’anni di attività ha ospitato, nella sua storica sede del Castello di Borgo alla Collina (appartenuto all’umanista Cristoforo Landino che nel 1481 curò la prima edizione a stampa della ‘Commedia’ corredata con illustrazioni di Botticelli) studiosi e ricercatori di fama internazionale portando il Casentino alla ribalta negli studi umanistici e scientifici.
Dopo un discorso introduttivo del presidente Claudio Santori, si parlerà di “Guido Gozzano. Poesia e affetti delle piccole cose” con lo scrittore e giornalista Pierluigi Moressa.
“Questa stagione 2025 continua l’allargamento del rapporto con il territorio e vede la presenza di numerosi studiosi noti per l’originalità e l’accuratezza delle loro ricerche”, ha dichiarato Santori. “Desidero ringraziare tutti i relatori per la loro collaborazione; un ringraziamento particolare va al Comune di Castel San Niccolo’ per averci offerto la concessione in comodato gratuito di un aggiornato sistema di proiezioni di diapositive sonorizzate e per la sua disponibilità a seguire da vicino la vita dell’Accademia”.
Fra i fondatori nel 1967 della storica istituzione (che accoglie la cattedra dantesca proveniente da Orsanmichele, donata dal Comune di Firenze), si annoverano casentinesi ‘doc’ come il primo presidente, l’Avv. Dante Ricci, illustre penalista e dantista e il notaio Giulio Vettori che per primo venne in possesso degli atti di una accademia, denominata Accademia Buonarroti, attiva nell’alto Casentino dal 1836 al 1847, che si decise poi di riportare a nuova vita istituendo l’Accademia Casentinese. Ne è stato presidente per vari anni, a partire dal 1978, il prof. Vittorio Vettori, scrittore, dantista e critico letterario grazie al quale l’Accademia ha avuto l’onore di ospitare personalità del mondo della cultura letteraria e scientifica di fama mondiale, come lo scrittore argentino Jorge Luis Borges e lo storico delle religioni e antropologo Mircea Eliade.
Ricco il programma di quest’anno fra presentazione di libri, conferenze, incontri, mostre d’arte e musiche. Si parlerà de “La conquista del west – viaggio tra miti e contraddizioni del sogno americano” con Gino Parca (15 giugno), di “Comunità energetiche rinnovabili” con Antonio Fani (22 giugno), di “Violenza domestica e di genere” con Piergiorgio Ponticelli (6 luglio).
Non mancheranno approfondimenti sulla storia del Casentino, a partire dall’intervento di Moreno Massaini (13 luglio) su “Le gualchiere in Casentino fra medioevo ed età moderna” e di Alessandro Ferrini (27 luglio) sulle “Direttrici storiche sul Pratomagno. Le pievi e le strade”.
Domenica 7 settembre Marta Raggi illustrerà “Il restauro dell’oratorio della Madonna contro il morbo di Poppi”. All’intensa vita diplomatica e politica di Bernardo Dovizi (che Raffaello ritrasse intorno al 1516 nel quadro conservato alla Galleria Palatina di Firenze, cogliendo perfettamente l’arguto e penetrante sguardo del segretario di Giovanni de’Medici, secondogenito del Magnifico, salito al soglio pontificio con lo nome di Leone X), è dedicato l’incontro del 21 settembre a cura di Gianluca Donati.
Le ‘domeniche‘ accademiche dell’estate 2025 si chiuderanno il 28 settembre con la conferenza di Cristiana Vettori su “L’arte di prendersi cura tra psicologia, arte e letteratura”.