Pisa omaggia Galileo: l’universo senza segreti

Pisa celebra il 460° anniversario della nascita di Galileo Galilei con un ricco programma di eventi, tra cui osservazioni astronomiche, laboratori e performance teatrali. Coinvolte anche la figura di Artemisia Gentileschi e il Museo Nazionale di Palazzo Reale.

Pisa omaggia Galileo: l’universo senza segreti

Pisa omaggia Galileo: l’universo senza segreti

Pisa torna a rendere omaggio al grande scienziato Galileo Galilei. Per il sesto anno, il 15 febbraio la città celebra la giornata in cui Galileo nacque, nel 1564, con un ricco programma di eventi curato da Comune di Pisa, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, Direzione regionale musei della Toscana, Museo Nazionale di Palazzo Reale, Scuola Normale Superiore, Archivio di Stato di Pisa, Università di Pisa, Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, Museo degli Strumenti di Fisica-Ludoteca Scientifica (Sistema Museale di Ateneo), Museo della Grafica, EGO - Osservatorio Gravitazionale Europeo, in collaborazione con associazione Astrofili Pisani, Collego, Mura di Pisa (Coop Culture, Itinera e Promocultura), Teatri della Resistenza, Gipsoteca di Arte Antica, Edizioni ETS. Quest’anno ricorrono i 460 anni dalla nascita di Galileo. Il programma comprende osservazioni astronomiche dalla torre del Cantone e dalle Mura, esperimenti, laboratori, itinerari ludici e Lego in Logge dei Banchi, incontri alla Gipsoteca, mostre all’Archivio di Stato, concerti dedicati alla musica del tempo e alle opere del padre Vincenzo e performance teatrali di quadri viventi che coinvolgono i musei cittadini.

Questi ultimi realizzati da “Tableaux Vivants” e dedicati alla figura di Artemisia Gentileschi, figlia del pisano Orazio: prima donna ammessa nel 1616 all’Accademia delle Arti e del disegno di cui era membro anche Galileo. Coinvolte Soprintendenza e Museo Nazionale perché alcune fonti biografiche di Galileo ci dicono che nel 1610 il genio pisano incontra il Granduca di Toscana, probabilmenteà proprio a Palazzo Reale, nella Torre del Cantone, per mostrargli il telecopio e i satelliti di Giove.