CHIARA CASELLI
Cosa Fare

Morricone, l’inedito ora è un regalo per tutti

Lo spartito donato dal compositore a un amico medico. Dopo dieci anni l’esecuzione a cura del flautista e collaboratore Paolo Zampini .

Un regalo speciale, talmente prezioso da rimanere custodito in un cassetto per quasi dieci anni. Finché il destinatario non si è deciso a rendere pubblico lo spartito autografo ricevuto nel 2013 in occasione del suo cinquantesimo compleanno da un amico fraterno dal nome altisonante: Ennio Morricone. É accaduto alla fine dell’estate scorsa. "Ho sentito squillare un vecchio cellulare che non uso quasi più – racconta Paolo Zampini, ex direttore del conservatorio Cherubini di Firenze e flautista prediletto di Morricone – e all’altro capo del telefono si è presentato Nicola Schittone, medico dermatologo di Sciacca. Mi ha detto di aver tergiversato a lungo, un po’ per discrezione, un po’ per pigrizia: "Non volevo disturbarla, ma l’ho vista in tv mentre suonava in trio a Montecitorio per commemorare Morricone e alla fine mi sono deciso. Quando Ennio mi donò lo spartito sapeva che ho una nipote flautista e mi disse: fallo suonare a chi ti pare, ma se un giorno lo volessi farlo eseguire in maniera accademica rivolgiti a Paolo Zampini: questo è il suo numero, lui conosce molto bene la mia musica, saprà interpretarlo nella maniera migliore".

"Questa sorpresa mi ha riempito il cuore di soddisfazione – continua Zampini – perché risolve un interrogativo che è di tutti gli artisti di mestiere. Quello di dare un senso storico e morale al nostro lavoro. Schittone mi ha mandato il pezzo e io l’ho trascritto con grande difficoltà perché la calligrafia di Morricone è quasi illeggibile. E finalmente l’ho suonato in pubblico e a livello mediatico si è scatenato il finimondo". Il prezioso inedito è stato eseguito in prima assoluta il 15 novembre scorso a Roma al Goethe Institut per l’Istituzione Universitaria dei Concerti, nel corso di un evento organizzato da Massimo Privitera, critico musicale ed esperto di colonne sonore, nel quale il Duo Aulos Vox, composto da Zampini e dal soprano Silvia Capra, ha eseguito brani di vari autori. Si intitola CinquantEnniCo (Morricone era un appassionato enigmista e amava i giochi di parole), a sottolineare la profonda amicizia che lo legava al medico siciliano. Dura tre minuti e mezzo, porta l’indicazione Lento, espressivo e inizia con una serie dodecafonica. Si sviluppa in tono meditativo, una specie di abbandono, e termina con delle lunghe pause. Sarà presto inciso nel terzo cd della serie Absolutely Ennio Morricone che il Trio Zampini Pincini Buttà sta realizzando per l’etichetta Da Vinci Classics.

"Alla fine del concerto Schittone non sapeva cosa dire, era imbarazzato e commosso. Lui che per natura è riservatissimo si è trovato completamente spiazzato di fronte a tanta attenzione. D’altra parte ha cominciato a seguire Morricone fin da ragazzo, sa tutto della sua musica, della sua carriera, della sua vita. Ha fatto di tutto per conoscerlo di persona ed il legame con il tempo si è rafforzato anche in virtù del fatto che Maria, la moglie di Ennio, è di origini siciliane. Siamo usciti tutti insieme a cena in una fiaschetteria, e per festeggiare il compleanno della figlia del medico, Simona, che proprio quella sera compiva 16 anni, mi hanno chiesto di suonare il tema di Per le antiche scale, che Ennio scrisse per il film di Mauro Bolognini. L’oste, sulle prime molto perplesso, è passato dall’incertezza allo stupore. Ci ha offerto da bere e tutti ci siamo commossi".