Giovedì 9 e venerdì 10 novembre alle 21.30 Ugo De Vita al teatro ’ Puccini’ a Firenze presenta le "Lezioni Americane" di Italo Calvino.
Era il settembre 1985 quando Calvino ultimava gli appunti per quella che sarebbe stata la "Lezione" conclusiva, destinata al suo intervento ad Harvard. Lo scrittore preparava "Cominciare e finire", degno epilogo delle "Sei idee per un nuovo millennio", sottotitolo che legava la letteratura alle trasformazioni culturali. Oltre la scrittura, l’autore sognava l’incontro con gli studenti della più prestigiosa università statunitense, per un intervento di forte impatto e suggestione, fondato sulle funzioni dello scrivere in prosa e verso.
A Ugo De Vita, autore, attore e voce significativa del nostro teatro civile, il compito di tenere le "lezioni" con intermezzi al violoncello di Andrea Sernesi.
"Dedicheremo l’evento a Sergio Staino, che conobbi a Roma tanti anni fa" dice De Vita. "Scherzava e mi diceva che stava aprendo uno spazio a Firenze, venne ad applaudirmi all’Eliseo... ci mancherà tanto". Su Calvino, sottolinea De Vita "voglio ricordare che fu uomo di scienza e matematico, si dedicò alla scrittura mai cedendo, come fu detto erroneamente al realismo, o ad un razionalismo sterile, piuttosto abbandonandosi al sogno, forte di una fantasia straripante". Le lezioni al Puccini preparano uno spettacolo su cui De Vita lavora da tempo, "Le Città invisibili" dal 1° febbraio al Puccini prima di toccare altre città italiane. Con De Vita sul palco Massimiliano Cardini, già ammirato alla Pergola la scorsa stagione.