La generosità di Silvio Natali. I suoi quadri per gli alluvionati. Ultimi giorni per l’asta solidale

Iniziativa de La Nazione insieme alla storica casa Pandolfini: nessun prezzo di riserva e niente commissioni .

La generosità di Silvio Natali. I suoi quadri per gli alluvionati. Ultimi giorni per l’asta solidale

FIRENZE

C’è ancora un po’ di tempo – per la precisione fino a domani mattina alle 10 – per fare un’offerta all’asta online organizzata da La Nazione in collaborazione con la storica casa d’aste Pandolfini di Firenze nella quale vengono proposti al pubblico trenta quadri donati dal pittore Silvio Natali e il cui ricavato sarà interamente destinato agli aiuti per le popolazioni toscane colpite dalla devastante alluvione del novembre scorso.

Una scelta generosa nel nome della solidarietà, quella compiuta dall’artista Silvio Natali, che vive a Corridonia in provincia di Macerata, dove per una vita ha esercitato come medico di famiglia e poi medico ospedaliero, coltivando fin da giovanissimo la passione per il disegno e la pittura, trasmessa a lui dalla madre la quale apparteneva a una famiglia di artisti ferraresi.

L’asta ha attirato l’attenzione di collezionisti e appassionati: il ricavato dalla vendita dei quadri – tutti con scheda descrittiva sulla tecnica utilizzata e tutti in asta senza prezzo di riserva, pur avendo stime di tutto rispetto e sulle cui aggiudicazioni la casa Pandolfini non applicherà commissioni – sarà destinato alla raccolta fondi promossa dalle testate del nostro gruppo editoriale (La Nazione, il Resto del Carlino e Il Giorno) per gli alluvionati della Toscana.

Silvio Natali è un autore noto alla critica e ai cultori d’arte: può vantare oltre 400 esposizioni, tra collettive e personali, in Italia e nelle principali capitali europee, negli Usa e in Giappone. Un tratto immediatamente riconoscibile, quello dei suoi quadri, recensito su cataloghi e riviste specializzate e che gli è valso numerosi premi e riconoscimenti. E lui stesso ama ricordare un aneddoto sui suoi esordi: "All’inizio mi divertivo soprattutto a disegnare: e così incorniciai alcuni schizzi per le pareti del mio studio in ospedale. Un giorno capitò un famoso critico d’arte, venuto a far visita a un parente, e chiese di conoscere l’autore di quelle opere. Fu così che mi propose di iniziare a esporre. Ed è stato sempre lui a spingermi a provare a dipingere con l’acrilico, una tecnica che ha permesso di ampliare quello che realizzavo solo con il disegno, rendendo ancora più identificabile il segno delle mie opere".

L’asta online sulla piattaforma Pandolfini è attiva fino a domani mattina (www.pandolfini.it)

Guglielmo Vezzosi