La battaglia di Laura a Firenze: sensori per i camion contro le stragi stradali

Laura P. investita da un camion, amputato il piede sinistro, torna a casa e chiede al Comune di Firenze sensori e videocamere sui camion per evitare altri incidenti. Un esempio di forza e coraggio da seguire.

Mai abbattersi, combattere sempre. La vita di Laura P., 44 anni, sta tutta qui. Da una tragedia può nascere sempre un fiore, basta volerlo. A metà settembre era stata investita da un camion: le hanno dovuto amputare il piede sinistro. "Buongiorno da me e dal mio piede", aveva scritto sul profilo Facebook "Tutti per Laura", fotografando le sue gambe distese sul letto di ospedale. Un lampo di autoironia che precedeva un urgano di energia positiva. E così è stato: due giorni fa è tornata finalmente a casa dopo 21 giorni di degenza. Ma non ha perso tempo nel disperarsi: il suo cuore ha già dovuto passare tutti gli stati d’animo. "Stanotte ho la sensazione di schiacciamento delle dita del piede che però non esiste...è la non simpatica sindrome del’arto fantasma. Con i farmaci dura poco, ma è una cosa che non auguro a nessuno".

Dicevamo che Laura P. (omettiamo il cognome completo per rispetto alla sua privacy) non ha perso tempo, non vuole che il suo sacrificio sia inutile: "Vorrei salvare altre vite. Aiutatemi ad esaudire questo desiderio. Mi rivolgo al Comune di Firenze perché non ci siano altre vite o arti persi a causa dei camion che circolano nelle città senza sensori laterali". Il suo avvocato, Massimo Nistri, si era rivolto a Palazzo Vecchio, citando anche il fatto che l’aumento vertiginoso dei cantieri ha ristretto le strade, a tutto danno dei passanti o di chi usa la bici o il motorino.

Laura è tornata a casa e il suo condominio le ha fatto una grande festa, con tanto di fiori e palloncini colorati. Riesplode la sua prorompente ironia: "Io sono anomala, la gente odia i condomini, io il mio, lo amo troppo". Siamo sicuri che la battaglia è solo all’inizio, che il suo monito e la sua proposta di sicurezza sulle strade (sensori e videocamere sui camion, lo ripetiamo) sia la prossima tappa di una vita che vale da esempio per tutti.

Paolo Chirichigno