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Il sogno di Fede e Maria Pia. Vince una borsa di studio intitolata all’amica morta

In memoria dell'amica scomparsa, Maria Pia Cozzolino parte per l'Etiopia grazie a una borsa di studio in suo nome. 8 laureande in ostetricia potranno fare esperienza dall'altra parte del mondo grazie all'impegno della famiglia e degli amici di Federica.

Il sogno di Fede e Maria Pia. Vince una borsa di studio intitolata all’amica morta

Il sogno di Fede e Maria Pia. Vince una borsa di studio intitolata all’amica morta

CASTIGLION FIORENTINO (Arezzo)

"Penso sempre a Federica. Stamattina ho aperto gli occhi e come sempre ce l’avevo in testa. Ho messo tutto in valigia e ho detto: “Dai Fede, siamo pronte!”. Non parto sola, partiamo in due: così, come avevamo sempre sognato". Maria Pia Cozzolino, 30 anni è in viaggio verso Milano: si imbarcherà per raggiungere l’Etiopia dove lavorerà con i medici di Cuamm grazie a una borsa di studio in memoria dell’amica scomparsa. È lei la prima ragazza che partirà per l’Africa per portare il sogno di Federica Canneti: quel sogno stroncato nella notte del 7 ottobre scorso, quando l’auto su cui viaggiava la giovane, studentessa di ostetricia all’università di Siena, è finita sull’altra corsia scontrandosi con altre due macchine sulla strada regionale 71 in direzione Arezzo. Per Federica non ci fu nulla da fare. Il 23enne alla guida, accusato di omicidio stradale aggravato, anche perché l’auto viaggiava a quasi 140 chilometri orari, ha patteggiato a luglio una pena di tre anni commutati a tre anni di servizi sociali.

Un dolore immenso per la famiglia e gli amici di Federica, che però hanno fatto rete: così, grazie soprattutto all’impegno di Samuele Cherubini, hanno messo in piedi un progetto per dare gambe al sogno della giovane di Castiglion Fiorentino, quello di andare ad imparare il mestiere là dove c’è più bisogno di aiuto. Subito è partita una raccolta fondi che ha portato alla nascita di 8 borse di studio che, grazie al gioco di squadra con l’università di Siena e Cuamm, la onlus impegnata nella tutela della salute in Africa, permetteranno a 8 laureande in ostetricia di fare esperienza dall’altra parte del mondo. Parole dense di emozione, come quelle dei genitori, mamma Rosanna e babbo Marcello. "Siamo felici di poter portare avanti il sogno di Federica avviando questa opportunità di formazione- dicono - per questo vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini e hanno permesso questo progetto".