Il Procuratore generale militare Marco De Paolis presenta il libro “Caccia ai nazisti”

Incontro nella Sala consiliare del Comune di Civitella giovedì 25 aprile, ore 18

Arezzo, 17 aprile 2024 – Si terrà giovedì 25 aprile, alle ore 18, presso la Sala consiliare del Comune di Civitella in Val di Chiana a Badia al Pino, nel giorno che vedrà al mattino la visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei luoghi della strage nazifascista del 29 giugno 1944 in occasione della festa di Liberazione, la presentazione del nuovo libro del Procuratore generale militare Marco De Paolis “Caccia ai nazisti”, edito da Rizzoli con la prefazione di Liliana Segre. A dialogare con l’autore l’ex parlamentare Giuseppe Fanfani, già componente laico del Consiglio superiore della magistratura e attuale Garante dei diritti dei Detenuti della Regione Toscana. A portare i saluti istituzionali il Sindaco Andrea Tavarnesi.

“Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l’accertamento delle responsabilità”. Recita così il decreto di archiviazione del 1960 per i fascicoli dell’”Armadio della vergogna”, con il quale la Procura generale di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943. Non era vero. Le “notizie utili” c’erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini.

A fare una scelta diversa, a oltre quarant’anni da quell’archiviazione, sarà il giovane Procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro è lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui De Paolis si è occupato, consapevole che “il dolore non va in prescrizione” e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in un “dolore così immenso”, come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia “del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza”.