
Generazioni di artisti, che meeting In scena il Livorno Music Festival
di Francesco Ingardia
Oltre venti concerti con 124 artisti in sette dei luoghi culturalmente più significativi del patrimonio storico e artistico della città di Livorno, tra cui la Fortezza Vecchia, il Mercato Centrale e il Cisternino. Ben 27 corsi di alto perfezionamento strumentale e interpretazione musicale - le c.d. "masterclass" -, volti a favorire la promozione di scambi culturali internazionali e la formazione di giovani musicisti di ogni età e nazionalità. Ancora, 33 insegnanti coinvolti, 73 giovani talenti selezionati, effettivi ai corsi, su 315 partecipanti, fra strumentisti cantanti, impegnati come solisti o in gruppi da camera o in orchestra. Questi i numeri che riassumono e descrivono il Livorno Music Festival 2023, kermesse con "la musica al centro" che si terrà a Livorno dal 17 agosto al 7 settembre, giunta alla sua XIII edizione. Il cartellone degli eventi è stato presentato ieri mattina alla presenza degli attori principali del mondo musicale, istituzionale e non solo, che hanno reso possibile "l’edizione più grande dalla sua fondazione", citando le parole del direttore artistico della manifestazione, Vittorio Ceccanti. "Un festival - ha aggiunto - come ‘bottega’ della musica di stampo rinascimentale, tra i primi posti in Europa per numero di corsi di perfezionamento e opportunità concertistiche per musicisti di talento, con un calendario eventi di respiro internazionale".
Ceccanti ha rimarcato un aspetto chiave che contraddistingue il Livorno Music Festival, ovvero che la manifestazione non si dota di "mera concertistica, ma anche di produzione fatta in casa": tutto ciò che è stato pensato, creato, prodotto e suonato è "di proprietà esclusiva del Festival e può essere ascoltato soltanto nelle serate livornesi e non altrove". Quanto alla formula ispiratrice del Festival: "Passare il testimone tra generazioni di musicisti non solo durante le lezioni in aula, ma attraverso il confronto diretto sul palcoscenico" inteso come spazio principe "di modi differenti di intendere la musica".
Illustri i nomi dei docenti: solisti di vasta carriera internazionale, prime parti di grandi orchestre europee, didatti provenienti dalle maggiori accademie del continente. Presenti anche altre realtà culturali del territorio, quali il Conservatorio Mascagni, il Mascagni Festival e il Museo Piaggio di Pontedera. L’omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita, la forte concentrazione sui repertori da camera, cardine della condivisione musicale che sta a cuore al Festival, e l’attenzione verso il melodramma, la musica per il grande schermo, la musica popolare, la contemporanea, il tango argentino, questi i principali focus tematici della rassegna.