Corte dei conti, super lavoro. Condanne per oltre 11 milioni. Gli errori in sala operatoria costano cari alla sanità

Il presidente della magistratura contabile toscana, Massimo Chirieleison: "Ancora molto frequenti gli episodi di pinze e garze dimenticate nell’addome".

Corte dei conti, super lavoro. Condanne per oltre 11 milioni. Gli errori in sala operatoria costano cari alla sanità

Corte dei conti, super lavoro. Condanne per oltre 11 milioni. Gli errori in sala operatoria costano cari alla sanità

di Pietro Mecarozzi

È stato un anno particolarmente produttivo per la magistratura contabile. È quanto è emerso ieri mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte

dei Conti della Toscana, che nel 2023 ha emesso 277 sentenze, fra giudizi di responsabilità, di conto e in materia pensionistica (un dato record nell’ultimo quinquennio). In forte aumento è risultato anche l’ammontare delle condanne, che ha sfiorato gli 11,4 milioni di euro contro, ai fini di un raffronto diretto, i 5,99 milioni del 2022. "Questi risultati sono gratificanti - riconosce il procuratore regionale Massimo Chirieleison –, ma l’obiettivo è di fare sempre di più e meglio per soddisfare il bisogno di giustizia, che sentiamo come un dovere ineludibile".

Tanto il lavoro anche da parte della procura, che rivendica un "notevole impegno" che si è concretizzato, fra le altre cose, in 49 atti di citazione in giudizio con 107 convenuti nell’anno appena trascorso. Tra i casi più spinosi trattatati dalla magistratura contabile, c’è anche l’uso di fondi pubblici: nel 2023 infatti si sono avute alcune sentenze di condanna per danno erariale a carico di imprenditori che avevano fruito dei fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana nell’ambito del Giovanisì, salvo poi impiegare quelle risorse per finalità in contrasto col programma concordato.

Troppi, invece, i casi di negligenza ed imperizia tra medici e infermieri. La Corte, nel paragrafo sui danni agli enti del sistema sanitario, spiega che sono ancora molto frequenti gli episodi in cui garze e pinze vengono rivenuti nell’addome dei pazienti al termine degli interventi chirurgici a causa di errori del personale sanitario. ’Sviste’ che costano caro alla sanità toscana, in termini di risarcimenti e di spese legali.

Salato è anche il conto che le società pubbliche registrano a fine anno per l’affidamento di incarichi a professionalità esterne. Denaro pubblico che, fa notare la Corte, potrebbe essere tranquillamente risparmiato usufruendo del personale in carico all’amministrazione.

Riflettori puntati anche sui fondi del Pnrr. In base a quanto già registrato all’inaugurazione dell’anno giudiziario nazionale, la sfida del Pnrr porta con sé purtroppo anche "diverse segnalazioni di irregolarità", in un contesto normativo che ha visto peraltro il legislatore comprimere le funzioni della Corte in termini di controllo concomitante. A questo proposito, il procuratore Chirieleison sostiene nella propria relazione che "non può non evidenziarsi la necessità di vigilare con la massima attenzione e di intervenire in maniera tempestiva, affinché le ingenti risorse del Pnrr destinate al nostro paese, siano spese con rigore ed oculatezza. Ciò al fine di favorire la tanto auspicata ripresa economica cui quelle risorse sono finalizzate".

L’evento è stata anche l’occasione per portare a galla alcune criticità sul piano delle risorse. "Carente appare la dotazione effettiva del personale amministrativo - ha affermato Bax -, non adeguata alle esigenze istituzionali. A fronte di una tabella organica di diritto costituita da diciassette unità, di cui sei funzionari ed undici assistenti, l’organico in servizio nel 2024 è pari a cinque funzionari e sei assistenti. Peraltro, agli inizi del 2024, vi sarà una ulteriore cessazione dal rapporto di servizio per limiti di età di un assistente".