Avanti con la beatificazione di Buricchi, il "tabaccaio santo"

Avanti con la beatificazione di Buricchi, il "tabaccaio santo"

Avanti con la beatificazione di Buricchi, il "tabaccaio santo"

Per certi versi il bancone del suo negozio restava sempre aperto. Era una tabaccheria ma per tanti quella bottega in piazza del Comune era una specie di romitorio, dove Renzo Buricchi, nato nel 1913 e morto 40 anni fa, tratteneva gli avventori sul Vangelo, la testimonianza di Francesco d’Assisi, l’amore per l’ambiente che porta la traccia di Dio. Poi di sera lui ed altri amici andavano nei luoghi della sofferenza e dell’attesa, davanti all’ospedale e pregavano. Nell’ottobre del 2022 la Chiesa pratese ha aperto la causa di beatificazione per il "tabaccaio santo". Era il 3 ottobre 1983 quando lo portarono in rianimazione all’ospedale Misericordia e Dolce. Morì lo stesso giorno di San Francesco d’Assisi.

La commissione storica, impegnata nella ricerca della documentazione su Buricchi, promuove un incontro e una messa domani nella basilica di Santa Maria delle Carceri. Alle 16 gli interventi di Marcello Pierucci, biografo e amico di Buricchi, del teologo don Diego Pancaldo e di don Alessandro Andreini, postulatore dell’inchiesta diocesana per la canonizzazione. Alle 18.30 la liturgia dal vescovo Giovanni Nerbini. "Sono riuscito a trasformare il mio bar in un eremitaggio, ogni giorno entrano centinaia di persone - raccontava Buricchi - Quando ho capito che quella non era più una bottega ma una capanna da eremita, ho percepito la grandezza della fede e a vedere fra i clienti tanti poveri ciechi, inquieti e cattivi, provando il desiderio di aprire quegli occhi".

Michele Brancale