Ambulatori nel weekend. Il Meyer fa da apripista

Il sabato e la domenica i pediatri dedicati ai casi meno gravi vicino al pronto soccorso

Ambulatori nel weekend. Il Meyer fa da apripista

Ambulatori nel weekend. Il Meyer fa da apripista

Ambulatori di guardia medica vicino ai pronto soccorso degli ospedali maggiormente presi d’assalto. Se ne parla da anni e da tredici mesi l’indicazione è contenuta nella delibera quadro – che del servizio di continuità assistenziale prevede la riorganizzazione – approvata il 12 dicembre 2022 dalla giunta toscana. Fornite le linee guida poi c’è stata una paralisi collettiva. L’ospedale pediatrico Meyer è la prima azienda toscana a muoversi in tal senso.

Con una versione ancora diversa del servizio. Per evitare il raddoppio dei casi in pronto soccorso nel weekend e nei festivi (da 120 al giorno si passa mediamente a 140) sarà sperimentato un servizio ambulatoriale per i casi non gravi che sarà aperto il sabato e la domenica dalle 10 alle 20: saranno impiegati nel servizio specialisti pediatri. Nella medicina per adulti ancora oggi, dopo la costituzione di un gruppo di lavoro regionale, esistono due bozze di riorganizzazione (una dei sindacati della medicina generale e una del gruppo medesimo) e varie idee per assecondare le impostazioni richieste dalla delibera e modulare il servizio in base alle necessità diverse dei vari territori, tra cui la sospensione del servizio tra mezzanotte e le otto – da affidare al 118 – in alcune zone, in particolare in città. Sarebbe già dovuta partire la sperimentazione di postazioni di guardia medica vicino ai pronto soccorso maggiormente affollati degli ospedali che avrebbero dovuto essere selezionati proprio dal gruppo di lavoro. Obiettivo: evitare l’eccessivo affollamento, consentendo agli operatori di concentrarsi sulla gestione dei casi più gravi, sgravati dall’eccesso di inappropriatezza. Parte dunque il Meyer, con l’impulso dato dal direttore generale Paolo Morello e messo a terra dal direttore sanitario Emanuele Gori. L’Irccs pediatrico farà da nave scuola. Anche se si tratta di un servizio in più offerto dall’ospedale e non di un servizio di guardia medica.

Nella medicina per gli adulti le modalità di accesso alle postazioni di guardia medica dovrebbero essere decise dal gruppo di lavoro e stese in un protocollo. I primi sei mesi di sperimentazione estensibili a ulteriori sei, sarebbero già conclusi se i lavori fossero terminati.

Ilaria Ulivelli