Al ritmo di Vamos a bailar e Furore Amarcord dei tormentoni estivi

Luglio, Ti amo: tanti i successi nati in Toscana. Fece scalpore la disputa su dove fosse la rotonda sul mare

Al ritmo di Vamos a bailar e Furore  Amarcord dei tormentoni estivi

Al ritmo di Vamos a bailar e Furore Amarcord dei tormentoni estivi

di Enrico Salvadori

Oggi i protagonisti sono Annalisa, Angelina Mango e i Kolors. E oltre alle strofe musicali ci sono i video che ti bersagliano sui telefonini. Ma il tormentone estivo della canzone italiana è vecchio come il mondo e ha avuto molto spesso la Toscana come location dove i brani si sono affermati ma sono stati anche realizzati. Il fiorentinissimo Giancarlo Bigazzi è stato l’artigiano della canzone che tra gli innumerevoli successi ha confezionato tanti pezzi cantati e ballati nel periodo del solleone. A partire da “Luglio” (Riccardo Del Turco, 1968) e l’anno dopo “Lisa dagli occhi blu” (Mario Tessuto). Per arrivare negli anni 80 a “Ti Amo” e “Gloria”, con i trionfi planetari di Umberto Tozzi, a “Self Control” di Raf e molti altri. Li creava nei suoi luoghi di rifugio estivi, lui che si divideva tra la costa maremmana e la Versilia che amava tanto e dove riposa. Nell’estate 1983 cantavamo tutti “Vamos a la playa” che Stefano Righi e Carmelo La Bionda hanno composto per i Righeira di cui Righi faceva parte. Un brano nato dopo incontri e sperimentazioni avvenuti in Versilia. Saltiamo al 1998. È l’anno di “Vamos a bailar” che all’epoca rilanciò la carriera di Paola & Chiara nominate da quell’estate icone LGBTQ+.

Il loro tripudio fu al Gay Pride di Torre del Lago e la hit fece centro a livello nazionale come è accaduto quest’anno con “Furore”, uno dei pezzi dello scorso Sanremo che è ancora ascoltatissimo e che ha consentito il loro ripescaggio dall’anonimato. Ma a vedere bene il tormentone musicale ha origine ancora più lontane. Datate anni Cinquanta e Sessanta. Ci inchiniamo ancora tutti alla bellezza di “Sapore di sale” che Gino Paoli ha reso immortale. Ancora prima “Tintarella di luna” di Mina.

E ancora “Abbronzatissima” di Edoardo Vianello, “Saint Tropez Twist” di Peppino Di Capri, “Stessa spiaggia stesso mare” di Piero Focaccia. Tutte canzoni colonna sonora di film balneari ambientati in Toscana e in Versilia specialmente. A partire da “Sapore di mare”. Le musiche de “Il sorpasso”, il film cult che nella trama si snoda da Roma a Castiglioncello passando per la Maremma, sono firmate dal grande Riz Ortolani ma nel capolavoro di Dino Risi si ascoltano “Quando quando quando” portata al successo nel 1962 da Tony Renis e “Guarda come dondolo”, altro disco estivo di Vianello che spopolò sulle nostre spiagge. Un piacevole tormentone evergreen, colonna sonora di ogni estate romantica, è “Una rotonda sul mare” al centro di una disputa geografica che ogni tanto rinfocola. Due degli autori principali, l’indimenticato versiliese Aldo Valleroni e il maestro massese Piero Faleni hanno sempre detto che è ispirata a una immaginaria rotonda apuo-versiliese, l’altro autore Franco Migliacci di Cortona la ambienta sul lago Trasimeno. L’interprete Fred Bongusto disse che era la rotonda di Senigaglia ma la localizzazione marchigiana è molto discussa.