Sanna, il doppio ex ora tifa Arezzo: "Torres seconda, si può vincere"

Il centrocampista sardo, 84 presenze e 4 gol in maglia amaranto, inquadra l’incontro. "Pattarello il top"

Sanna, il doppio ex ora tifa Arezzo: "Torres seconda, si può vincere"

Sanna, il doppio ex ora tifa Arezzo: "Torres seconda, si può vincere"

di Andrea Lorentini

Lunedì sera la sua fede calcistica sarà divisa a metà. -Torres è la partita del cuore di Francesco Sanna. Sassarese, ma ormai aretino d’azione. Oggi ha 66 anni e da calciatore era un centrocampista. In maglia amaranto tre campionati, dal ‘76 al ‘79, in serie C per un totale di 84 presenze e 4 gol. Terminata la carriera ha scelto di vivere nella nostra città dove ha aperto un’attività commerciale. Cresciuto nel settore giovanile della Torres, ha esordito tra i professionisti con i sardi prima di approdare all’ombra di San Cornelio, appena diciottenne, portato dall’allora direttore sportivo Giuliano Sili.

Sanna, lei è il doppio ex -Torres, come vivrà la partita di lunedì sera?

"Con un’emozione particolare. Sarò, certamente, allo stadio dove vengo regolarmente. Quest’anno ho saltato solo due partite degli amaranto".

Qual’è il suo pronostico?

"Più che pronostico, il mio è un augurio ed è quello che vinca l’ perché ne ha più bisogno per questioni di classifica. La Torres ormai è sicura del secondo posto, mentre tre punti per il Cavallino sarebbero fondamentali per il piazzamento playoff".

Chi può risultare decisivo? "L’ dovrà vincerla con il collettivo, ma tra i singoli dico Pattarello e Gucci. Il primo se migliora sotto porta può diventare un giocatore devastante. L’altro è un centravanti forte come pochi nel gioco aereo".

Gli ultimi risultati dei sardi sembrano indicare che stiano già pensando ai playoff. "So per certo che la proprietà vuole provare ad andare in B e quindi ci sta che la testa sia già rivolta agli spareggi".

Se l’aspettava una Torres così in alto?

"All’inizio no, poi vedendo l’organico e alcune partite mi sono ricreduto. Ha giocatori di esperienza e garanzia. A Sassari c’è grande entusiasmo".

Che giudizio si è fatto degli amaranto?

"Una squadra che è cresciuta molto. Sopratutto in consapevolezza. I tanti esordienti in C hanno dovuto adattarsi alla categoria. Molto del merito di questa crescita è dell’allenatore. E aggiungo una cosa: se l’ si qualificherà per i playoff può diventare la mina vagante. Non dimentichiamoci il Lecco dello scorso anno arrivato fino alla vittoria senza essere pronosticato da nessuno".

Che ricordi ha della sua esperienza in amaranto?

"Sono state tre stagioni che ricordo con piacere. Ho avuto Braconi e Terziani come presidenti. Tra gli aneddoti il gol che segnai a Spezia che ci permise di vincere. Solo che poi uscimmo dallo spogliatoio a tarda sera perchè successe di tutto".

Cosa pensa dell’attuale momento storico del calcio aretino?

"Mi sembra che ci siano le condizioni per una programmazione seria e al tempo stesso ambiziosa. La proprietà, per quello che ci ha mostrato, è solida e ha voglia di investire. Vedi il progetto stadio".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su