
Roberto Paglicci, 56 anni, portacolori dell’Arezzo Karate 1979, ha vissuto una lunga trasferta fino a Taipei per combattere ai World Master Games
di Matteo Marzotti
È aretino il nuovo campione del mondo di karate. Si tratta di Roberto Paglicci, portacolori dell’ Karate 1979, che ha vissuto una lunga trasferta fino a Taipei per combattere ai World Master Games, il più partecipato evento multisport nel panorama mondiale per atleti con più di 36 anni di età, dove è stato protagonista di un percorso ricco di soddisfazioni in cui ha festeggiato ben due medaglie: l’oro nella competizione individuale e il bronzo nella competizione a squadre con la nazionale italiana. Classe 1969, Paglicci ha vissuto le emozioni della prima esperienza iridata con il duplice obiettivo di mettersi alla prova con avversari di tutti i continenti e di arricchire un palmares già particolarmente ricco in cui spiccavano soprattutto un terzo posto ai Campionati Europei del 2023 e la vittoria di ben quattro titoli italiani. La manifestazione individuale ha visto Paglicci affermarsi su atleti di più nazionalità, dalla Cina a Taiwan, fino ad approdare alla finale contro un coetaneo della Germania, con l’aretino che è riuscito immediatamente a piazzare il colpo per passare in vantaggio e che ha poi mantenuto il controllo dell’incontro con una buona difesa che ha permesso di salire sul gradino più alto del podio riservato al campione del mondo.
La partecipazione ai mondiali master di Paglicci ha conosciuto una seconda tappa nel combattimento a squadre con la nazionale azzurra dove a prevalere è stata la voglia di rivalsa dei tedeschi che hanno costretto l’Italia ad accontentarsi della medaglia di bronzo. I World Master Games hanno registrato la partecipazione anche di un secondo aretino, Marco Tavanti, che ha terminato il proprio percorso nei -94kg dei Master D con la medaglia d’oro al collo e il conseguente titolo di campione iridato.
"I World Master Games – commenta Paglicci – sono stati un’occasione di rare emozioni e rare soddisfazioni che inseguivo da anni. È stata la realizzazione di un sogno rimasto in sospeso per tanto tempo e che ora sono riuscito a vivere pienamente anche in virtù della vittoria di un oro e di un bronzo, con l’orgoglio di essere riuscito a ben rappresentare e l’Italia a livello iridato. Un ringraziamento particolare all’ Karate 1979, al mio compagno di avventura Marco Tavanti e agli altri atleti della nazionale con cui abbiamo fatto gruppo e condiviso l’esperienza di Taipei".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su