
Il presidente dell’Arezzo Guglielmo Manzo
AREZZOSono giorni frenetici per la consegna della documentazione e della fideiussione che consentono l’iscrizione in serie C. L’Arezzo ha preparato il tutto con qualche giorno d’anticipo, riuscendo a evitare il raddoppio della garanzia fideiussoria rispettando l’indice di liquidità minimo richiesto. Tuttavia, mai come quest’estate c’è incertezza intorno a tante società di terza serie. Il termine anticipato di venerdì 6 giugno ha complicato ancor di più le cose per tanti club, che stanno correndo contro il tempo per ripianare i passivi e consegnare la documentazione entro la scadenza, prorogata solo per quelle squadre ancora in corsa nei playoff di C o nei playout di serie B. La situazione più grave è quella della Lucchese, con debiti pesanti e una penalizzazione extralarge (-14) che incombe per la prossima stagione.Il destino dei rossoneri sembra segnato, con la mancata iscrizione e la ripartenza da dove sarà possibile. Appese a un filo, poi, altre due realtà importanti come Foggia e Triestina: in Puglia il presidente Canonico vuole lasciare la mano, ma non si vedono acquirenti all’orizzonte, mentre in Friuli, oltre a una penalizzazione di -9 per la prossima stagione, ci sono oltre 4 milioni da saldare per poter procedere. Ansia, infine, anche in casa Casertana: il presidente D’Agostino pare intenzionato a non iscrivere la squadra.
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