CARRARESE
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MONTEVARCHI
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CARRARESE (3-5-2): Breza; Imperiale, Marino (41’ s.t. Coccia), Pelagatti; Grassini (16’ s.t. Frey), Della Latta, Schiavi, Bozhanaj, Cicconi; Capello (16’ s.t. Energe), Bernardotto (28’ s.t. Giannetti). A disposizione: Rovida, Satalino; Folino, D’Ambrosio, Pinto, Castigliani, Palmieri, Mercati. Allenatore Dal Canto (in panchina Lamma).
MONTEVARCHI (3-4-1-2): Giusti; Tozzuolo, Gennari, Fiumanò; Silvestro, Amatucci, Biagi (28’ s.t. Marcucci), Lischi (28’ s.t. Enyan); Mussis; Giordani (47’ s.t. Kernezo), Rovaglia (1’ s.t. Nador). A disposizione: Mazzini, Rossi; Chiti, Bertola, Italeng, Sorgente. Allenatore: Banchini.
Arbitro: Iannello di Messina (Nigri-BrunettiTassano).
Rete: 46’ s.t. Schiavi.
Note: ammoniti: Biagi, Amatucci, Giusti, Giordani e Mercati (dalla panchina). Espulso al 30’ p.t. Mussis per doppia ammonizione.
CARRARA – Allo stadio dei Marmi il fortino dell’Aquila, tenuto in piedi dai miracoli di Giusti, crolla quando il novantesimo è scoccato da pochi secondi. Dal limite dell’area il destro imprendibile dell’argentino Adrian Nicolas Schiavi infila l’incrocio dei pali della porta montevarchina e regala alla Carrarese il secondo successo consecutivo e una gioia che in casa non provava dal 17 dicembre. Un’altra beffa subita dalla squadra di Banchini quando il risultato positivo sembrava ormai a un passo. Tanto più dolorosa perché vanifica la prova generosa degli aquilotti rimasti in dieci alla mezzora del primo tempo per l’autentica sciocchezza commessa dal giocatore più atteso, anche lui argentino: l’esperto Franco Gabriel Mussis, classe ‘92, ingaggiato dai rumeni del Botosani e con trascorsi in Genoa, nel San Lorenzo caro al Papa, al Gimnasia di La Plata e all’Atletico Tucuman. In campo dall’inizio si fa ammonire per un’inopportuna protesta a metà frazione e poco dopo aggancia da dietro l’albanese Bozhanaj rimediando il secondo giallo e l’inevitabile espulsione.
È l’episodio-chiave del derby, un’ingenuità gravissima, che costringe per oltre un’ora Amatucci e compagni a erigere le barricate di fronte ai marmiferi votati all’attacco anche con gli inserimenti dei difensori. Paradossalmente, però, i rossoblù – in divisa bianca – tirano fuori cuore e carattere con l’uomo in meno. Chiudono ogni varco e, quando consentono agli avversari di concludere si affidano ad Andrea Giusti, portiere in giornata di grazia. Già sullo 0 – 0 aveva negato il vantaggio a Grassini al 7’ e controllato senza patemi, insieme alla retroguardia, i tentativi di Bernardotto e Capello. Pur arrembante la Carrarese non passa e nella ripresa Giusti si esalta e abbassa ancor più la saracinesca. Il futuro acquisto, da luglio, del Modena Bozhanay ne testa nel giro di un minuti i riflessi ma i due interventi memorabili dell’estremo difensore sono sul nuovo entrato Energe, disinnescato in due tempi, e su Bernardotto con un volo plastico per togliere dall’angolino un pallone velenoso. Appena scattano i 6’ di recupero l’Aquila pregusta un pareggio non certo risolutivo e, tuttavia, premio adeguato per la sofferenza e l’impegno profusi. Al contrario, il sogno della piccola impresa, sfuma per la prodezza tutta sudamericana di Schiavi e stavolta anche l’eroico Giusti non può far nulla sul tiro irraggiungibile all’incrocio dei pali.
Giustino Bonci