
Intanto l’ultimo arrivato Dell’Aquila afferma: "Un trampolino di lancio per me"
di Luca Amorosi
È ufficiale anche l’addio di Alessandro Capello. Anzi, un arrivederci, perché l’ lo ha ceduto al Vicenza in prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. Come anticipato già nei giorni scorsi, l’attaccante fa dunque il percorso inverso di Filippo De Col, il terzino classe 1993 arrivato proprio dai biancorossi.
Da una parte, insomma, l’ ha inserito un altro tassello di valore per completare la retroguardia, che oggi è al completo anche se rimane in sospeso la situazione di Coccia, la cui eventuale partenza imporrebbe un ulteriore acquisto. Dall’altra, perde un elemento offensivo e il direttore amaranto Cutolo dovrà ora individuare un sostituto all’altezza per aumentare le scelte a disposizione di Bucchi nel reparto avanzato. Intanto, un volto nuovo nell’attacco amaranto c’è ed è Francesco Dell’Aquila, giovane classe 2004 di proprietà del Torino, giunto in prestito, a dimostrazione che la società granata confida in una sua definitiva consacrazione, cosa che si augura anche il direttore Cutolo.
"L’approccio con la squadra – ha detto l’esterno mancino – è stato positivo e mi sono trovato subito bene con i miei nuovi compagni. Non vedo l’ora di iniziare perché è una piazza importante che può rappresentare per me il trampolino di lancio. Spero di riuscire a mostrare le mie qualità". Dell’Aquila è cresciuto nella Spal e poi proprio nel Torino: "Soprattutto il vivaio granata è servito molto alla mia crescita, così come allenarmi con giocatori di serie A". Nel professionismo, poi, Dell’Aquila ha disputato, al momento, due stagioni in C con le maglie di Pro Vercelli e Messina. Ha totalizzato 19 presenze complessive con due gol, uno per stagione. "Non sono andate come mi aspettavo ma sono stati due anni comunque costruttivi, soprattutto quello di Messina tra mille difficoltà anche societarie". Nello scacchiere di Bucchi, partirà come possibile alternativa a Pattarello, in attesa di capire quale sarà il destino del numero dieci. "Per caratteristiche – dice – prediligo giocare a destra per saltare l’uomo in dribbling o in velocità e concludere in porta col sinistro, il mio piede forte. Posso giocare, però, anche trequartista o a sinistra".
Gli obiettivi, infine, si mescolano con quelli della squadra: "A livello personale spero di giocare con continuità, segnare dei gol, mettere in mostra le mie qualità e aiutare la squadra a raggiungere il punto più alto possibile".
Intanto, sirene di mercato da Lecco parlano di un interessamento dell’ per il calciatore austriaco Manuel Martic (nella foto), svincolatosi lo scorso 1 luglio dai blucelesti. Martic può giocare sia al centro della mediana che come difensore centrale e sarebbe un elemento duttile prezioso per Bucchi che rappresenterebbe un’alternativa a Guccione in cabina di regia. Classe 1995, vanta anche una manciata di presenze in Europa League nella stagione 2018/19 con il Rapid Vienna.
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