
La festa dei biancorossi al Matteini per la conquista della salvezza
di Francesco Tozzi
"È stata la stagione più bella da quando alleno". Marco Becattini non ha dubbi. Un’annata da incorniciare quella che da poche ore è andata agli archivi. Un campionato di alti e bassi, su cui il verdetto finale è stato espresso dal campo: vittoria del play-out contro il Figline e un’altra stagione in serie D, la terza, per il suo Traiana. Un obiettivo impensabile dopo la retrocessione di due anni fa. "Avevo sempre condotto campionati per provare a vincerli – ha spiegato il tecnico biancorosso – e a è capitato due volte, mentre non mi ero mai misurato in una sfida salvezza così importante. Da ora in poi spero che questo paese assuma ancora più rilevanza nella nostra vallata, visto che assieme al Montevarchi saranno le uniche due squadre a rappresentare il Valdarno in serie D". Becattini, a margine del match, ha analizzato la gara che fino all’ultimo ha tenuto i tifosi terranuovesi con il fiato sospeso, visto che i locali sono rimasti in inferiorità numerica a pochi minuti dal termine. "Avere vinto nei 90 minuti – ha sottolineato – è stata un’ulteriore dimostrazione della nostra forza, nonostante avessimo dalla nostra due risultati su tre. Abbiamo sofferto un po’ nel primo tempo, poi ci siamo aggiustati e abbiamo avuto la fortuna e la bravura di trovare l’eurogol di Marini, che è riuscito a sbloccare la contesa grazie a un episodio". Prima del fischio d’inizio tanta è stata l’apprensione per le condizioni di Christian Iaiunese, che ha manifestato un fastidio muscolare ad una gamba. Successivamente l’emergenza è rientrata e il capocannoniere del Traiana è potuto scendere in campo. Il trainer ha poi parlato del suo futuro da allenatore. Il club di piazza Coralli, dopo i risultati conseguiti, non dovrebbe avere problemi ad intavolare una discussione per la riconferma. Becattini è aperto a questa opzione: "Tra qualche giorno mi incontrerò con Simone Finocchi e se le nostre ambizioni andranno d’accordo, potrei restare. La serie D deve essere fatta però in maniera differente, quindi, se lo spirito è questo, da parte mia ci sarà disponibilità a valutare di rimanere, perché sono stato benissimo e tre mesi fa qualsiasi altro allenatore se ne sarebbe andato". Infine, con la voce rotta dall’emozione, ha raccontato quanto ha significato per lui la vittoria. "Adesso – ha detto – voglio trascorrere più tempo con la mia famiglia dopo una settimana logorante. Sono stati giorni difficili, soprattutto perché sono di Figline e tra i gialloblu ho tanti amici, che a fine gara mi hanno fatto i complimenti dicendo che meritavo questo traguardo. In più, tre anni fa esatti si teneva la partita Tau-Figline ed ora per me è come aver chiuso finalmente un cerchio".
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