Il Montevarchi ritrova Giusti: ora l’Ancona

L’estremo difensore in campo dall’inizio nella delicata trasferta marchigiana. Intanto Malotti annuncia: "Torno con la Carrarese"

Migration

di Giustino Bonci

"Con la Carrarese sarò di nuovo in panchina". E’ la promessa di Roberto Malotti, l’allenatore dell’Aquila che alla vigilia della gara di oggi allo Stadio del Conero con l’Ancona (ore 14,30) ha voluto salutare con un blitz in Valdarno i suoi ragazzi, caricandoli a dovere per l’impegno severo in riva all’Adriatico. Ancora qualche giorno di riposo – anche questo pomeriggio a bordo campo sarà rappresentato da Gabriele Bencivenni – e il trainer conta di completare la convalescenza e riprendere a piene mani il timone della squadra in un momento delicato e costellato di intoppi. Va registrato, intanto, il rientro in famiglia, per così dire, di Andrea Giusti, il portiere classe 1997 tra i protagonisti del balzo nel professionismo e della successiva salvezza. "Fedelissimo" di Malotti, l’estremo difensore pratese ha una dote singolare. Non parte spesso titolare o viene tesserato in corso d’opera e, tuttavia, finisce per diventare in breve un titolare inamovibile. Siamo pronti a scommettere che nelle Marche giocherà dal primo minuto, avvicendando il giovane Rossi. In questo caso la società aquilotta ha percorso la strada della conoscenza e dell’affidabilità del ragazzo, chiamato a colmare l’assenza per infortunio, almeno per alcune settimane, di Stefano Mazzini, ex Carrarese e in prestito dall’Atalanta.

Giusti subito dentro, dunque, nell’impianto dove in Coppa Italia, il 21 agosto dell’anno passato, fu espulso nel finale dopo aver compiuto due o tre parate decisive. Capitolo defezioni. Entrambe le formazioni lamentano più di un vuoto in organico. Gianluca Colavitto, il tecnico dei dorici, deve lasciare in infermeria il portiere Perucchini, D’Eramo e Moretti, oltre al lungodegente Berardi. E’ squalificato invece Mondonico, mentre Petrella non giocherà dall’inizio e in attacco si rivedrà Di Massimo dopo il turno di stop disciplinare. Biancorossi incompleti, quindi, ma la "rosa" è di alto profilo e, anche se Amatucci e soci ritroveranno Giusti, Martinelli e il nazionale togolese Nador, nel gruppo montevarchino continuano a mancare troppe pedine per infortunio. Rimarrà per diversi mesi ai box l’attaccante Nicolas Boiga perché accertamenti approfonditi hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Pur vicini a riassaporare il campo, non sono arruolabili Biagi e Barranca e ci vorrà altro tempo per rivedere all’opera Bertola, Fiumanò e Mazzini.

Sul piano tattico Ancona e Montevarchi adotteranno un modulo speculare, il 4-3-3. Tra i valdarnesi un paio ballottaggi, Nador-Marcucci e Pietra-Saporiti, a centrocampo. Sugli spalti non mancherà un manipolo di tifosi rossoblù, sebbene Ancona non sia dietro l’angolo. "Amarcord" finale per tornare con la memoria al 1 maggio 2005, quando la vecchia Aquila – ormai in una fase calante e vicina a lasciare la serie C – espugnò il Conero battendo 2-1 i marchigiani con le reti di Maurizio Sala e Andrea Gessa. Le redini di quel team erano affidate al non dimenticato Gianluca Gallorini di cui proprio oggi ricorre il 14° anniversario della prematura scomparsa. Per piegare un avversario sulla carta più attrezzato ci vollero cuore, carattere e attenzione: doti che possono ribaltare anche il più sfavorevole dei pronostici.