
Filippo Guccione, 32 anni, centrocampista dell’Arezzo
di Luca Amorosi AREZZO Prima giornata di campionato e subito qualche magagna per Cristian Bucchi. Il tecnico amaranto, infatti, dovrà fare a meno di Dezi, Guccione e Cianci. Il primo, come da bollettino medico comunicato dalla società, sarà indisponibile a causa di una persistente infiammazione al ginocchio destro che gli ha già impedito di prendere parte al primo di turno di coppa Italia di sabato scorso. La situazione del centrocampista sarà monitorata giorno per giorno per farlo rientrare in gruppo prima possibile ma senza rischiare ricadute. L’attaccante e il regista, invece, dovranno scontare un turno di squalifica pendente dagli scorsi playoff. Se per il ruolo di punta centrale toccherà quindi ancora a Ravasio e verrà convocato, con ogni probabilità, il giovane Concetti, è in mediana che Bucchi sarà chiamato alla scelta più delicata. Un vero e proprio sostituto con le caratteristiche del numero sette in rosa non c’è, anche se a centrocampo le opzioni sono tante e variegate. Il più indicato ad assolvere al ruolo di mediano d’impostazione è Iaccarino, che a Gubbio era stato impiegato anche in quella posizione. Per il classe 2003 all’orizzonte c’è l’esordio da titolare in maglia amaranto.
Escludendo di vedere in cabina di regia Chierico, Meli o Perrotta, l’unica alternativa è Mawuli, con un’interpretazione, tuttavia, profondamente diversa. Gli amaranto si troveranno subito di fronte, insomma, una sfida non banale: cercare di fare il proprio gioco, in cui il mediano tocca molti palloni in una prima fase di costruzione dal basso per aprire le maglie avversarie e poi imbuca per i compagni in profondità o cambia gioco, con un giocatore diverso da Guccione. Un’eventualità che sarebbe sicuramente capitata prima o dopo, ma che alla prima giornata può fisiologicamente destabilizzare. C’è comunque un dato che impone fiducia in vista dell’esordio in campionato in programma dopodomani al Comunale contro il Forlì. Oltre all’oggettivo divario tecnico con i neopromossi, che comunque hanno confermato un buon blocco della rosa che ha stravinto il girone di D lo scorso anno e di cui si parla bene, viene in soccorso la statistica: da quando il Cavallino è tornato a galoppare nei campi di terza serie, ha sempre vinto al debutto in campionato.
Era accaduto un anno fa contro il Campobasso, allora anch’esso una neopromossa: 1-0 non convincente, con un gol sporco di Iori nella ripresa, e tre punti in tasca. Anche la stagione precedente, nonostante fossero in quel caso gli amaranto di Indiani a essere appena saliti dalla D, arrivò un successo alla prima, in trasferta a Rimini: 1-2 con reti di Gucci e ancora Iori. Pattarello, invece, va alla ricerca del suo primo timbro in una prima giornata: alla sua quarta stagione ad Arezzo, ancora non c’è riuscito. Ma se rimanere a secco venerdì significasse segnare nuovamente venti reti a fine stagione, sarebbe un prezzo dolce da pagare.
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