
L’esultanza amaranto, la squadra corre ad abbracciare Ravasio. Credito per la foto alla Società Sportiva Arezzo calcio
di Luca AmorosiAREZZOAll’ultimo tuffo, l’Arezzo resta a punteggio pieno e sfata il tabù Juventus Next Gen. Prima vittoria nella storia contro i bianconeri, al termine di una rimonta insperata dopo lo svantaggio di due reti maturato a inizio gara. Pattarello, un autogol e, a tempo scaduto, il rigore di Ravasio annullano le reti di Turicchia e Turco e regalano tre punti di platino al Cavallino. Per la sfida ai bianconeri Bucchi aveva optato per il rientro di Chiosa in difesa e per Tito a sinistra, al debutto da titolare. Confermato il resto della formazione vista contro la Vis Pesaro. L’inizio però è scioccante per gli amaranto e la Juve passa subito in vantaggio con una conclusione in area di Turicchia che non lascia scampo a Venturi. L’Arezzo inizia a giocare al quarto d’ora: Pattarello scodella una palla in area in testa a Cianci, che tutto solo spreca.
Al 18’ la punta cerca di riscattarsi calciando dalla distanza, ma Mangiapoco devia in corner. Il Cavallino sembra in crescita ma è un’illusione: al 26’, dopo l’ennesima palla persa in costruzione, Turco svernicia un Tito in netta difficoltà, elude anche la chiusura di Chiosa e fulmina Venturi con un sinistro angolato. Notte fonda per l’Arezzo, che ha bisogno di un sussulto che arriva al 35’ dal giocatore più atteso, quel Pattarello ancora a secco che riceve dal limite da Chierico e, quasi da fermo, trova col mancino l’angolino alla sinistra del portiere. Gara riaperta e chance per il pari un minuto dopo, ma la punizione dal limite di Tavernelli termina di poco alta. All’intervallo, quindi, l’Arezzo ci va sotto di un gol e Bucchi lascia Tito negli spogliatoi e inserisce Righetti. L’Arezzo cerca di fare la partita ma fatica a finalizzare. Il primo tiro nello specchio è di Tavernelli al 59’ dopo una veloce ripartenza rifinita dal neoentrato Iaccarino e dal velo di Chierico, ma Mangiapoco si rifugia in angolo.
La pressione dell’Arezzo però aumenta e poco dopo porta i frutti, anche se in modo rocambolesco: è infatti Pedro Felipe a insaccare nella sua porta un cross in area di De Col. L’inerzia ora è totalmente cambiata e il Cavallino prova a completare la rimonta prima con Gilli di testa, poi con Guccione da fuori, e ancora con un’incornata sfortunata di Gigli.
Nel recupero accade di tutto: prima Venturi è decisivo nel chiudere lo specchio ad Amaradio a pochi passi, poi è Chierico a tirare in porta trovando la deviazione con la mano di un difensore: per l’arbitro è rigore anche dopo consulto al monitor e Ravasio dagli undici metri non sbaglia, spiazzando il portiere e mandando l’Arezzo in paradiso.
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