
Pattarello e compagni vogliono centrare il primo successo contro una "seconda squadra": Juve nel mirino. Chiosa torna dall’inizio, conferma per De Col: Tito in vantaggio su Righetti. Davanti Cianci al centro del tridente.
di Luca Amorosi
C’è di nuovo la Juventus Next Gen nel cammino dell’. Oggi, al "Moccagatta" di Alessandria, gli amaranto cercando di spezzare finalmente il sortilegio: l’unica vittoria contro una "seconda squadra" è arrivata nella scorsa stagione, quando nel girone del Cavallino c’era il Milan Futuro. Va da sé, quindi, che contro i giovani bianconeri l’ non abbia mai vinto in ben sette precedenti. L’ultimo risale al primo turno dei playoff 2024, proprio ad Alessandria, quando la squadra di Indiani fu sconfitta 2-0 ed eliminata. Quasi a voler aumentare i presagi nefasti, la società di Torino quest’estate ha inserito in organico l’attaccante classe 2005 Okoro, che nel maggio scorso spense i sogni di gloria di Pattarello e compagni con il gol vittoria per la sua Vis Pesaro al Comunale. L’, tuttavia, è partito forte con tre successi in altrettante gare di campionato e ha tutte le carte in regola per sfatare il tabù e continuare la sua marcia a punteggio pieno. Bucchi ha avvisato tutti riguardo alle inside: un’avversaria piena di talento ancorché giovane, ben allenata e con fuoriquota di livello e una società che ormai si è calata nella categoria. Senza dimenticare l’assenza della tifoseria amaranto, che continua la propria protesta contro le seconde squadre di società di serie A nei campionati di C. Per i suoi, insomma, un altro esame di maturità, un coefficiente di difficoltà diverso e forse ancora maggiore rispetto alle gare già in archivio. Per la gara in Piemonte Bucchi recupera dalla squalifica Chiosa, che potrebbe riprendere il suo posto al centro della difesa insieme a Gilli. Niente da fare, invece, per Renzi, ancora ai box per il malanno muscolare rimediato durante il riscaldamento prima della partita contro la Vis Pesaro. Al suo posto giocherà ancora De Col. Ballottaggio incertissimo, infine, sulla corsia sinistra della linea difensiva, dove Tito scalpita per la prima da titolare e insidia Righetti. A centrocampo e in attacco, di contro, non dovrebbero esserci stravolgimenti, anche se Iaccarino in mezzo e Ravasio davanti, in gol sabato scorso, rappresentano più di un’alternativa.
Dovrebbe comunque toccare nuovamente a Guccione in cabina di regia, con Mawuli e Chierico ai suoi lati, e a Cianci al centro del tridente, con Pattarello e Tavernelli esterni alti. Anche in porta non sono previste novità: toccherà nuovamente a Venturi, ancora imbattuto in campionato. Dall’altra parte, l’osservato speciale non può che essere Guerra: il 36enne attaccante va in doppia cifra da quattro stagioni consecutive.
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