Oro Arezzo, la scelta sul futuro: in Fiera si stringe la trattativa con Ieg

In città i vertici del gigante riminese. Nell'offerta decaduta il colosso offriva 5,2 milioni di euro con due anni di anticipo: incertezze ma continuano i contatti

Lorenzo Cagnoni

Lorenzo Cagnoni

Arezzo, 6 aprile 2019 - E’ stato il grande tema dell’inverno, l’affaire di Natale, ossia la cessione definitiva delle fiere orafe al gigante riminese Ieg che già le gestisce in affitto. Potrebbe essere, anzi probabilmente sarà, uno dei temi clou di questa edizione di Oro Arezzo che si apre oggi. Non ovviamente nelle cerimonie ufficiali ma nei contatti informali, nei pour parler che si faranno fra i protagonisti, tutti presenti in questi giorni al Palaffari.

Da un lato Lorenzo Cagnoni, il presidente di Ieg, che parteciperà stamani al taglio del nastro, e Ugo Ravanelli, l’amministratore delegato, anche lui in procinto di arrivare ad Arezzo, dall’altro i grandi tessitori della trattativa per conto dei soci pubblici di Arezzo Fiere, il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco Ghinelli e il presidente della Provincia Silvia Chiassai coi vertici della Camera di Commercio. Più i grandi imprenditori interessati al destino delle fiere.

I contatti informali non si sono mai interrotti, nonostante sia decaduta al 30 gennaio l’offerta di acquisto anticipato che Ieg aveva concordato col vecchio presidente Andrea Boldi, che anche su questa ipotesi di accordo ci ha rimesso la poltrona, messo alle strette dai soci pubblici. I riminesi, sarà bene ricordarlo, si proponevano per l’acquisto dei due eventi aretini con due anni di anticipo sulla data di scadenza dell’affitto (da un milionel’anno) del 2021. Sul tavolo mettevano 5,2 milioni. Con o senza il marchio Oro Arezzo? E lì si è scatenata la bagarre, perchè non per tutti (in prima fila Ghinelli) prezzo e condizioni erano congrue.

La soluzione dell’assemblea di Arezzo Fiere è stata a gennaio quella del rinvio, con pagamento in contemporanea della rata d’affitto per il 2019. Da allora è cominciato una specie di limbo, con la palla che è passata al nuovo amministratore unico Sandra Bianchi e al suo consulente sulla questione, Luca Benvenuti, che è anche l’Ad di UnoAerre. Ieg ha incassato con stile lo slittamento, senza rotture clamorose.

Cagnoni ha fatto sapere ufficiosamente che restava la disponibilità a esaminare le proposte dei soci aretini. Di una cosa sembrano tutti convinti: non ci sono alternative credibili all’accordo con Rimini. Da mettere a punto semmai i dettagli, possibilmente migliorativi. E chissà se l’aria di Oro Arezzo servirà finalmente a propizione la Santa Alleanza