Oro Arezzo, numeri record: maxi-delegazioni da Usa e Oriente

Trecentocinquanta buyers in arrivo da sessanta paesi. Un esponente del Governo all'inaugurazione. Nella giuria di Premier c'è anche Joe Squillo (nella foto)

Joe Squillo

Joe Squillo

Arezzo, 2 aprile 2019 - Medio Oriente, Cina, Stati Uniti: dai tre colossi del mercato arriva il nocciolo duro dei buyers che affolleranno il palaffari in occasione di OroArezzo, dal 6 al 9 di aprile. Si precisano infatti in modo dettagliato le presenze tra i padiglioni della struttura, capace di ospitare circa seicento espositori nell’edizione dei quarant’anni dell’appuntamento fieristico più importante della stagione.

I numeri, in questo caso, ricalcano quelli del 2018, ma è impossibile andare oltre: quelli sono gli spazi che hanno costretto l’organizzazione, curata da Ieg in collaborazione con lo staff di Arezzo Fiere, a respingere obtorto collo alcune richieste. Si conferma in ogni caso giusta la scelta di anticipare la data della mostra.

Dice Adelaide Ruzzi, executive manager di Arezzo Fiere: «A conti fatti, la decisione è stata azzeccata con un cambio dettato dalla necessità di non andare a sovrapporsi a Ramadan e Pasqua ebraica». E’ la stessa Ruzzi a sciorinare i numeri che a suo giudizio dimostrano la bontà dello spostamento: «I buyers saranno 350, in rappresentanza di sessanta Paesi. Ne verrà fuori una fiera internazionale, una finestra aperta sul mondo, una possibilità per i nostri orafi di presentare il meglio delle collezioni con grandi chance di ottenere ordinativi».

Una massa critica al cui interno si delineano appunto i principali mercati di riferimento: una delegazione di sessanta buyers arriva infatti dal Medioriente, segnatamente Dubai, Arabia Saudita, Libano, Giordania e Israele; in 20 vengono da Cina e Hong Kong, in cinquanta dagli Stati Uniti in rappresentanza di catene di primo piano quali Evin Jewelry, Sickness, Ben Bridge. E comunque sono in significativa crescita pure le pregistrazioni.

Centinaia di persone prenderanno dunque felicemente d’assalto il palaffari ma non soltanto. Anche la città godrà della kermesse e numerose iniziative sono già state prese. Lunedì 8, ad esempio, si svolgerà un tour guidato per buyers e giornalisti di settore con visita al Museo Bruschi e al palazzo di Fraternita con la collezione Oro d’Autore, organizzato da Ubi Banca, Fondazione Guido e Confguide. Sempre ai buyers, e a tutti gli espositori che vengono da fuori Arezzo, verrà poi data una «call card», utile ad acquistare a prezzi scontati nei negozi del centro.

Tra le attrazioni, anche un’iniziativa in collaborazione con l’associazione antiquaria Vasari per una mostra all’interno del palaffari; la stessa associazione allestirà poi la sala lounge per i top buyers.

Non è ancora certo, invece, il parterre dell’inaugurazione: interverrà quasi sicuramente un esponente del governo, potrebbe essere il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci, ma non ci sono al momento conferme ufficiali. In compenso è certa la composizione della giuria del concorso Premiere.

Presieduta da Beppe Angiolini, l’art director di tutta la manifestazione, sarà formata dagli stilisti Ermanno Scervino, Eva Cavalli e Monica Sarti, dalle giornaliste Eva Desiderio e Paola Cacianti, da Federica Frosini di Vo+, dalla docente universitaria Fabiana Giamotti e infine da Jo Squillo, la cantante degli anni Ottanta oggi affermata influencer.