All’interno dell’Ivv. “Per spegnere un forno ci vogliono dai 15 ai 20 giorni"

Stamani l'azienda valdarnese ha iniziato a spegnere gli impianti, dopo l'annunciato blocco della produzione a causa dei costi della bolletta emergetica.

Il presidente Carresi all'interno dello stabilimento

Il presidente Carresi all'interno dello stabilimento

Arezzo, 15 febbraio 2022 - Questa mattina sono iniziate le procedure di spegnimento dei forni all'interno dell'Ivv di San Giovanni, l'azienda che ha deciso di interrompere la produzione per tre mesi a causa dei costi energetici, diventati insostenibili. L'operazione è iniziata già da qualche giorno e si concluderà la prossima settimana, con lo stop a tutti gli impianti. All’interno della fabbrica c’è comunque fermento. "Per spegnere un forno ci vogliono dai 15 ai 20 giorni - è stato spiegato - . Ed è un costo anche la riaccensione. Ma non potevamo fare altrimenti". Il presidente Simone Carresi, alcune settimane fa, era stato chiaro. “In assenza di novità, il 15 febbraio fermeremo la produzione”. E così è stato. I costi energetici sono più che triplicati. La settimana scorsa è arrivata la bolletta del metano, con i costi del mese di dicembre. Un vero salasso. Oltre 154.000 euro, contro i 43.000 euro di sei mesi fa. Con queste cifre, impossibile resistere. L’Ivv, però, non chiuderà. Gli impianti rimarranno fermi, per ora, fino al 31 maggio, ma in questi mesi è stata fatta una scorta importante, per far fronte agli ordinativi, che ci sono. Sono 54 i dipendenti che lavorano all’interno dell’Industria Vetraria Valdarnese.

“Non è una chiusura, ma un fermo della produzione per un determinato periodo”, ha precisato Carresi. La situazione è molto complicata, comune a molte altre imprese del settore, dove i forni sono in azione a ciclo continuo. La speranza è che, nel frattempo, si muova qualcosa da Roma. Una delegazione di imprese ha avuto un incontro prima con l’assessore regionale Marras e poi con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Durante il faccia è stata verificata la possibilità che la massima istituzione regionale possa intervenire a sostegno del comparto, come accaduto in Veneto. In questo scenario le aziende del settore non ritengono di poter continuare nella loro attività, venendo a mancare il presupposto della sostenibilità economica per crisi di liquidità. In questo anno, tra l’altro, l’azienda festeggerà i 70 anni dalla fondazione. E’ una realtà storica del territorio e una delle principali e pochissime vetrerie rimaste che ancora producono in Italia. E’ stata fondata nel 1952, come una Cooperativa di Lavoratori. Dal 1952 ha coniugato ricerca sulla materia, creatività e design con tradizione artigiana , tecniche di produzione avanzate e controllo dei processi. Fortissimo è il legame con il territorio, con la sua eredità di cultura e tradizioni, da sempre fonte di ispirazione per la creatività dell’impresa.