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Arezzo, 6 maggio 2016 - Sono quindici donne che hanno scritto la storia di Arezzo. Poetesse, sante, scrittrici, contesse, imprenditrici, medici, nobildonne, mogli e figlie di personaggi famosi. Quindici personaggi e quindici storie raccontate nel libro «Ritratti di donen aretine» che verrà presentato domani alle 17,30 nella Biblioteca di Sansepolcro da Francesca Chieli, storica dell’arte e consigliere della biblioteca. Un a pubblicazione voluta dalla Società storica aretina, con il contributo del Comune di Arezzo, che rientra nella collana «Studi di storia aretina». Curato da Luca Berti, raccoglie gli atti del ciclo di conferenze organizzato sempre dalla Società Storica tra il 2011 e il 2012, raccoglie quindici profili di donne nate, vissute o legate al territorio aretino, tratteggiati da storici e ricercatori, che ci raccontano secoli e secoli, dall’epoca antica a quella contemporanea. C’è la «poetessa» romana Sulpicia, ricordata da Claudio Santori, la beata Giustina, studiata da Pierluigi Licciardello. Seguono tre donne dell’età moderna come la poetessa Faustina degli Azzi nei Forti di cui si è occupato Giovanni Bianchini, santa Teresa Margherita Redi ricoradta dalla penna di don Antonio Bacci, la valdarnese Sandrina Mari nel saggio di Martino Martini e Franco Cristelli. È poi la volta di Ippolita degli Azzi, la cui leggenda medievale fu costruita a partire dall’Ottocento e recuperata da Simone De Fraja e Giovanni Galli, l’aretina Angela Mori Racuzzi ricordata da Luigi Armandi, la famosa scrittrice Emma Perodi, autrice delle celebri «Novelle della nonna» ambientate in Casentino trattata da Gloria Letizia De Fraja, la contessa Mancini di Bagno di Romagna, vissuta a lungo ad Arezzo di cui si è occupata Francesca Martinelli, Ginna Marcelli di Sansepolcro, imprenditrice nel campo del merletto (Claudio Cherubini), dell’aretina Ida Cartocci nel saggio di Agostino Coradeschi ( prima della scomparsa).
Il Nvecento è rappresentato da Maria Bonini Fiumicelli, radiologo ante litteram raccontata da Italo Farnetani, la valdarnese Dina Ermini tratteggiata da Patrizia Gabrielli, la belga Gabriella De Rosée di cui parla Ivo Biagianti, e Maria Luisa Berneri, figlia di Camillo, nata ad Arezzo e vissuta a Parigi e Londra la cui storia è raccontata da Giorgio Sacchetti. Oltre trecento pagine con numerose immagini a colori, un album storico da leggere e da sfogliare per ricostruire soaccati di società e ricordare personaggi che, in quantodonne, spesso sono passate in secondo piano nel grande libro della storia. nata ad Arezzo e vissuta a Parigi e Londra la cui storia è raccontata da Giorgio Sacchetti. Oltre trecento pagine con numerose immagini a colori, un album storico da leggere e da sfogliare per ricostruire soaccati di società e ricordare personaggi che, in quantodonne, spesso sono passate in secondo piano nel grande libro della storia.