Roberto Benigni, dottorato honoris causa in Belle Arti dall’Università di Notre Dame. Lui scherza: “Ora è ancora più prestigiosa”

Il riconoscimento è arrivato dall’Università di Notre Dame, nella sua sede di Roma. Insieme a lui Barbara Jatta e Monsignor Brian Farrel L.C.

Roma, 30 gennaio 2024 – Roberto Benigni, attore, regista, Premio Oscar e poeta di fama internazionale; Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani dal 2016 e responsabile di un'immensa e inestimabile collezione di opere d'arte che include l'iconico soffitto della Cappella Sistina; e Monsignor Brian Farrell L.C., ordinato vescovo da Papa San Giovanni Paolo II nel 2003, oggi segretario del dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, oltre che voce schietta nel condannare l'antisemitismo in favore di un dialogo interreligioso tra ebrei, cristiani e musulmani. A loro l'Università di Notre Dame, nella sua sede di Roma, ha conferito ieri tre dottorati honoris causa, in Belle Arti e Giurisprudenza.

«Tre leader eccezionali nei rispettivi campi - afferma il presidente dell'Università, Rev. John I. Jenkins, C.S.C. - In virtù della sua leadership fedele e pionieristica, Barbara Jatta ha dato un contributo duraturo alla Chiesa e al mondo della conservazione dell'arte. L'instancabile lavoro del vescovo Farrell per costruire relazioni ecumeniche ha arricchito le espressioni di fede e di amore compassionevole della Chiesa. E Roberto Benigni, attraverso la sua narrazione innovativa e schietta, ha invitato tutti coloro che sperimentano la sua arte a un rapporto più profondo con l'umanità e il divino. Tutti e tre fungono da modelli per la comunità internazionale di Notre Dame».

«La Notre Dame University è più prestigiosa al mondo. E ora, dopo questo dottorato onorario, ancora di più», ha esordito Roberto Benigni, in un discorso trasformato in una lezione di belle arti attraverso la bellezza e la meraviglia dei tre ritratti di Madonna che hanno segnato la sua vita. «Un riconoscimento non a me, ma all'istituzione che guido», dice Barbara Jatta, ricordando come oggi siano «eccellenza e condivisione» le parole chiave dei Musei Vaticani. «Per il Giubileo del 2025», ad esempio, ci si prepara con «visite speciali che siano un viaggio di spiritualità e bellezza, per gruppi da 20 persone. A noi essere alti nelle classifiche non interessa». «Un riconoscimento - conclude Monsignor Farrell - all'immensa causa dell'unità della comunità cristiana» con l'auspicio di essere «un segno e uno strumento di pace nel mondo per la grande famiglia umana».