Zia Caterina e il suo taxi del soccorso "Trasformo il dolore in sorriso"

Oggi presenterà il libro alla Dima: la morte del suo compagno e la promessa di portarne avanti il lavoro. Suora laica, va dai bambini con un’auto coloratissima piena di giochi. La prefazione di Simone Cristicchi.

Zia Caterina e il suo taxi del soccorso  "Trasformo il dolore in sorriso"

Zia Caterina e il suo taxi del soccorso "Trasformo il dolore in sorriso"

di Gloria Peruzzi

"La Fraternità di Romena è un luogo a me molto caro. Lì abbiamo piantato due alberi in ricordo di Maria Sole e Matteo. Quando mi sono avvicinata alla fede, cercavo il modo di spiegare ai bambini cosa succede dopo la morte e l’ho trovato con Don Luigi Verdi e con ‘Il giardino della resurrezione’ il progetto per aiutare i genitori che avevano perso un figlio. Ci sono venuta spesso con le famiglie dei bambini che portavo in ospedale". Racconta Caterina Bellandi, per tutti Zia Caterina, insignita dal Presidente della Repubblica "Ufficiale al merito della Repubblica Italiana": "Per la generosità nel donare serenità ai bambini malati e alle loro famiglie accompagnandoli gratuitamente con il suo taxi ad effettuare le cure", si legge nella motivazione ed è questo quello che fa da oltre venti anni alla guida del suo coloratissimo taxi, pieno di giochi e ricordi.

Tutto comincia con la morte, a soli 39 anni, di Stefano, il suo compagno che l’ha lasciata con un desiderio: che fosse lei a continuare l’attività di tassista. Comincia così la storia di Zia Caterina e Alessandra Cotoloni lo ha raccontato in "Taxi Milano25. In viaggio con zia Caterina, una rivoluzionaria dei nostri tempi" (San Paolo), il libro con la postfazione di Don Luigi Verdi e la prefazione di Simone Cristicchi, che oggi alle 18 sarà presentato ad Arezzo a Casa Petrarca, sede dell’associazione culturale D.I.M.A. che insieme a Liria e Arezzo Autismo organizzano la presentazione con la giornalista Cecilia Primerano e già dalle 17.15 Zia Caterina, con la gioia e la simpatia che la contraddistinguono, accoglierà nel suo magico taxi, pieno di musica, trombette, palloncini e bolle di sapone i ragazzi di Arezzo Autismo.

"Sono strafelice di questo libro - dice - E’ stato appena tradotto anche in tedesco. Alessandra ha pennellato d’amore anche il rapporto difficile che ho avuto con mia madre".

Un’altra dolorosa perdita, Zia Caterina, sua mamma è morta da poco.

"Sì, poi quando perdi la mamma perdi i riferimenti, sembra che manchi la terra sotti i piedi. La morte è così arriva e porta via tutto quando non sei pronto".

Ma lei non si è mai arresa alla morte.

"E’ un lavoro che faccio dentro me stessa. E’ l’allenamento quotidiano nella palestra della vita. Serve tanta umiltà per accogliere il dolore, la mancanza e le aspettative disattese".

E’ così che il dolore si trasforma in sorriso?

"Con la costanza di non mollare mai. Questo mi ha insegnato mia mamma. La morte è un processo che può portarti anche a una vita nuova ed è quello che ho fatto quando è morto Stefano. Ora però ho bisogno di vivere questo nuovo dolore in compagnia, infatti sto preparando ‘La tana dei Supereroi’. Aprirò la casa della mamma ai disagiati disinvolti".

Chi sono?

"Tutte quelle persone che non sono normali, per malattia, per soldi, per lutto, ma vogliono vivere con ironia, gioia e leggerezza. Si prende un caffè, si pianta un fiore".

Si sente una disagiata?

"Non faccio certo una vita normale. Ho fatto un voto di castità, sono una suora laica, ma non vivo in convento. Hai presente Santa Caterina da Siena? Mi sento una pazza rivoluzionaria come lei".