In viaggio dalla Svezia per Mattarella la figlia dei coniugi uccisi dai nazisti per ricordare le vittime di Civitella

I genitori di Nina, oggi 94 anni, vennero uccisi dai nazifascisti nel 1944 perché ritenuti spie dei partigiani. Tutti i sindaci della provincia parteciperanno all’evento, presenti anche gli studenti di elementari e medie

Operai al lavoro a Civitella per allestire la struttura per la celebrazione del 25 aprile con il presidente Mattarella

Operai al lavoro a Civitella per allestire la struttura per la celebrazione del 25 aprile con il presidente Mattarella

Aveva 14 anni Nina quando i nazifascisti la lasciarono orfana dei genitori: i coniugi Giovanni Cau e Helga Elmqvist. Lui insegnante di scienze naturali presso gli Scolopi di Firenze ed autore di testi scolastici.

Lei, Helga Elmqvist, svedese, era traduttrice di favole nordiche e illustratrice. Si erano trasferiti da Firenze a Civitella, per la precisione in Gebbia, per sfuggire ai pericoli della guerra.

La signora Helga, di madre tedesca, nel 1944 era spesso interpellata dai nazisti come interprete presso il comando di Monte San Savino. I partigiani all’inizio la ritenevano una spia, ma poi in seguito ad un interrogatorio ne constatarono l’onestà, rilasciandola.

Dello stesso avviso non furono i nazisti. La signora Helga provò con tutte le sue forze a far capire agli ufficiali tedeschi che la popolazione di Civitella era innocente, non aveva colpa dell’uccisione dei militari nei locali del Dopolavoro, ma il suo sforzo fu vano.

Sia lei che il marito vennero arrestati in Gebbia e portati via quel 29 giugno. Per Nina, che oggi ha 94 anni, quella fu l’ultima volta che vide i propri genitori i quali vennero fucilati, i corpi abbandonati in una fornace di Monte San Savino e ritrovati solo molto tempo dopo.

Il prossimo 25 aprile, in occasione della visita del presidente della Repubblica a Civitella, ci sarà anche Nina Cau, che a dispetto dei suoi 94 anni arriverà direttamente dalla Svezia dove si è trasferita dopo quei tragici eventi. “Saranno presenti circa 40 familiari delle vittime della strage provenienti anche da altre città italiane e dall’estero come la signora Nina - spiega il sindaco Andrea Tavarnesi, impegnato nel seguire l’allestimento della piazza dove Mattarella celebrerà il 25 aprile - si tratta di familiari diretti, di primo grado, come nipoti e figli di chi perse la vita nell’eccidio del 1944. Siamo onorati di poter vivere questo momento con loro, ricordando i loro parenti”.

Saranno almento 270 le personalità che si accomoderanno all’interno della tensostruttura. Tutti i sindaci dei comuni della provincia di Arezzo hanno confermato la loro presenza e, sotto la struttura dove è stato allestito il palco da cui parlerà il presidente della Repubblica, si accomoderà anche una rappresentanza degli alunni della scuola primaria e di quella secondaria di Civitella e di Bucine, le due realtà unite nel ricordo delle vittime della strage.

Da Firenze invece arriveranno alcuni ragazzi del Parlamento regionale degli studenti. Intanto gli operai dopo aver issato lungo il corso le bandiere con il tricolore e aver coperto il mattonato della piazza, proseguono nell’allestimento a ritmo serrato incuranti del meteo non certo primaverile.