Vinitaly di qualità: "Non siamo più figli di un dio minore: cresceremo ancora"

Lo stand di Camera di commercio e Strada del Vino con 27 etichette. Il presidente Guasconi: "Le nostre aziende pronte alle sfide del mercato".

Vinitaly di qualità: "Non siamo più figli di un dio minore: cresceremo ancora"

Vinitaly di qualità: "Non siamo più figli di un dio minore: cresceremo ancora"

L’atmosfera è vibrante, come in una Disneyland fatta di bottiglie e calici. Verona, città dell’amore per eccellenza, celebra il suo matrimonio con il vino italiano che va avanti da oltre mezzo secolo. In mezzo a una folla variegata, il padiglione della Toscana è il numero 9, quello che nel calcio prima delle numerazioni da Nba si metteva sulle spalle il giocatore che finalizzava il gioco, il centravanti. Nella regione al terzo posto per le esportazioni il padiglione della Camera di commercio di Arezzo e Siena si trova in una posizione strategica, in mezzo a denominazioni conosciute in ogni angolo del pianeta come Chianti, Brunello e Nobile. Un treno ormai perso, quello di una Doc aretina che però non pesa su un settore che sta puntando da tempo sulla qualità altissima dei suoi prodotti e sulla varietà dei climi che le quattro vallate aretine offrono. Ma la realtà va analizzata senza condizionamenti ideologici: le nuove generazioni consumano molto meno vino. O se lo fanno, lo fanno con modalità assolutamente diverse dai loro genitori e dai loro nonni: meno a tavola e ai pasti, più in occasioni come l’aperitivo o mescolando il vino con altre bevande come nei cocktail. E, soprattutto, cercando sul mercato prodotti con meno alcol o addirittura senza. Per questo bisogna attrezzarsi per rispondere a una domanda in rapida evoluzione: nei quattro giorni veronesi sono state 27 le cantine e i consorzi aretini ospitati nello stand della Camera di commercio e della Strada del Vino Terre di Arezzo. Una full immersion con oltre quattromila espositori ospitati nei diciassette padiglioni della Fiera veronese che con oltre 100 mila metri quadrati di superficie espositiva fa arrossire le strutture del nostro Palaffari.

"La presenza è qualifica e numerosa – spiega il presidente della Camera di commercio Massimo Guasconi – i pareri che abbiamo raccolto sono estremamente positivi. Solo Vinitaly dà l’occasione di poter incontrare buyer in arrivo da oltre 140 Paesi del mondo. Come esportazioni siamo superiori ai 100 milioni nel territorio aretino con posizionamenti importanti delle nostre etichette nelle graduatorie dei migliori al mondo. Credo che ci siano tutte le condizioni per crescere ancora".

"Negli ultimi venti anni abbiamo fatto crescere, insieme alla Camera di commercio, il territorio di Arezzo – spiega Saverio Luzzi, presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo – a Vinitaly abbiamo esposto cento etichette di alta qualità: non siamo più figli di un dio minore rispetto ad altri territori della Toscana più celebrati a livello internazionale. Stiamo anche risposndendo alle nuove esigenze che vedono il mercato privilegiare prodotti più leggeri e bevibili vedono le nostre aziende pronte a non farsi trovare impreparate".