Vignetta contro il regime iraniano su Charlie Hebdo, disegnatore toscano sotto protezione

La testata aveva indetto un concorso per la satira sugli Ayatollah. Quello del 59enne, pensionato, è stato pubblicato. Rischio minacce

Arezzo, 5 gennaio 2022 - Aveva inviato a Charlie Hebdo una vignetta contro il regime iraniano nell'ambito di un concorso sui migliori disegni proprio contro il regime degli Ayatollah. Quel disegno è stato pubblicato ma adesso un vignettista 59enne della provincia di Arezzo, Paolo Lombardi, è stato messo sotto protezione dalle autorità Con un servizio di vigilanza dalle forze dell'ordine. E nei prossimi giorni la prefettura di Arezzo deciderà per ulteriori misure. E' una storia che coinvolge la celebre testata francese quella che parte appunto dalla Toscana. 

Paolo Lombardi è autore di una vignetta che raffigura una donna che urina sull'immagine dell'ayatollah Khamenei. Il suo disegno è stato pubblicato sulla prima pagina del numero speciale che commemora l'anniversario dell'attentato del 2015 contro la redazione di Parigi e prende di mira le repressioni del regime di Teheran. 

Lombardi ha già un curriculum riconosciuto nei giornali francesi avendo pubblicato vignette per Le Monde e Le Figaro e su altre pubblicazioni. Sulla vicenda di Charlie Hebdo spiega: «Ho partecipato ad un concorso indetto dal giornale francese e ho scoperto poi di essere rientrato tra i 35 vignettisti scelti per la pubblicazione, addirittura in prima pagina».

«Questa vignetta - prosegue - è frutto della mia indignazione per quanto accade in Iran. Considero la libertà di espressione fondamentale. Quasi tutti i disegnatori sono iraniani e rischiano più di me. Ho un'amica iraniana che non sento più». In passato, aggiunge «ho fatto un altro lavoro ma disegno da una vita. Sono spesso stato attaccato in precedenza, mi è successo per esempio per delle vignette su Erdogan. Ma vado avanti perché attraverso la satira ho la convinzione di difendere anche la libertà».

Di solito il vignettista toscano pubblica i suoi disegni online: nel 2008 venne notato e fu stampata una sua prima vignetta su Stern, poi sono arrivati i contratti con alcuni giornali olandesi, con la stampa turca e con un'agenzia francese che gli ha aperto la strada prima di Le Figaro e poi di Le Monde. Ha fatto vignette su Renzi, Meloni, Erdogan e molti altri esponenti della politica internazionale.