Vigili, uno sguardo e la multa è fatta ‘Occhiali laser’ scovano le infrazioni

Arezzo protagonista alle giornate della polizia locale a Riccione: prima città a testare l’innovazione. Punti la targa e escono tutte le informazioni, così per la patente. Sanzioni con la stampante bluetooth

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di Alberto Pierini

Un vigile o una vigilessa vi guardano con intensità? Sì, la cosa può perfino lusingare: ma un attimo prima tremate. Perché se Marty Feldman aveva lo sguardo che uccide, la municipale è in grado di sfoggiare lo sguardo che multa. Un paio di occhiali speciali, una visiera ad alta risoluzione: davanti alla quale l’automobilista è nudo. Al bando scuse, invenzioni, la commedia alla quale siamo abituati quando siamo presi in flagrante: sanno già tutto prima di iniziare a parlare. O anche prima di vederci: perché con questo ennesimo strumento tecnologico gli basterà un’occhiatina ala targa per capire.

Una svolta nella quale Arezzo è pilota, la prima città in Italia. E che da Arezzo, sempre un po’ abbottonata, non filtra: ma dalla Romagna. Riccione, la Romagna del mare popolare ma anche delle giornate della polizia locale. Una volta all’anno i vari comandi si trovano lì, per capire cosa bolla in pentola: come un gigantesco corso di aggiornamento. E stavolta ecco la svolta della visiera, portata a far invidiare tutti i comandi d’Italia.

E’ una soluzione tecnologica studiata da Euten, un’azienda di Pescara specializzata sul fronte della sicurezza e dei controlli. E che è stata presentata ufficialmente a Riccione: Luca Reali, del gruppo Labconsulenze, ha illustrato stile fiction l’idea, con una vigilessa a fare da prima attrice sullo sfondo del centro storico di Arezzo, scelto per la sperimentazione. In prima fila il comandante Aldo Poponcini e il vie Massimo Milloni: loro hanno le bocche cucite ma le immagini campeggiano sul sito dell’azienda.’

E d’altra parte non è un mistero che da anni Poponcini, sia uno dei più attenti alle nuove soluzioni tecnologiche. E questa è di quelle che possono cambiare la vita dei suoi uomini e un po’ anche la nostra.

Tutto si fonda su un software dedicato collegato ad una app, ovviamente 2.0. Il vigile indossa la visiera e non deve fare altro che puntare ora la targa, poi la patente o la carta di circolazione. In automatico gli appaiono tutti i dati. Se il proprietario ha saltato la scadenza della revisione. O se non ha pagato l’assicurazione e quindi è scoperto. O se ha ancora o no il numero dei punti della patente sufficienti a continuare a guidare.

Il meccanismo in pratica memorizza e riceve tutti i preavvisi o i verbali all’interno del proprio database: e i margini di errore sono pochissimi, a meno che il software non impazzisca come Hal, il computer di "2001 Odissea nello spazio". Poi mette mano al blocchetto e alla penna? Calma, è il futuro bellezza: e nessuno lo può fermare.

Collegato al nuovo strumento tecnologico c’è una piccola stampante bluetooth, idealmente da portare alla cintura o se preferite al cinturone. Un clic e dai fianchi del vigile esce la sanzione a forma di scontrino. A Riccione i presentatori dell’idea si sono divertiti a verificare quanti secondi potenzialmente possono passare tra lo sguardo e la multa: una ventina di secondi ad essere riflessivi. Il nome? Lab Glasses: una tecnologia che integra visori e telecamere ad alta definizione con delle applicazioni studiate ad hoc per questo uso. Tutto per aumentare le performance dei vigili.

Beninteso: il passaggio alle sanzioni non è altrettanto automatico. Il vigile, quello in carne ed ossa e non elettronico, mantiene l’ultima parola, la sua libertà di giudizio. E non è un mistero, lo stile Poponcini non è quello del pistolero pronto a stangare: e così quello dei suoi uomini, che alla fine fanno proprio l’approccio del capo. La linea cambia quando le irregolarità sconfinino in un pericolo per gli altri: ed è proprio quello il confine sul quale spesso si muovono le mancate revisioni o i ritardati pagamenti assicurativi.

Discorso diverso per la patenti: perché spesso sulle strade c’è chi sfoggia esemplari in tutto identici all’originale, unico difetto di essere falsi. E davanti ai Lab Glasse non c’è neanche bisogno di aspettare l’allungamento del naso: la bugia viene a galla in un secondo, uno dei 20 che precedono la multa o addirittura la denuncia penale. E lo stesso vale per la carta di conciliazione. Il re è nudo, l’automobilista anche. E gli sguardi intensi hanno poco di che lusingarci.