Paola De Blasi a capo della mostra: "Tante idee e progetti da sviluppare. I giovani riscoprano le tradizioni"

Questo è l’anno che porta all’edizione del 2025 quando la fiera compirà mezzo secolo di vita. La direttrice promette di portare avanti le antiche usanze pensando però a una lettura più moderna.

Paola De Blasi a capo della mostra: "Tante idee  e progetti da sviluppare. I giovani riscoprano le tradizioni"

Paola De Blasi a capo della mostra: "Tante idee e progetti da sviluppare. I giovani riscoprano le tradizioni"

È agronoma e lavora nell’ambito della comunicazione (voce determinante per la sua nomina) relativa a una delle eccellenze italiane in assoluto: il vino. Paola De Blasi da Firenze, ma con madre anghiarese, è la persona individuata dall’Ente Mostra Valtiberina Toscana per conferire alla kermesse dell’artigianato una chiave più attualizzata, facendo sempre perno sulla forza della tradizione. Dalla terra di Anghiari nasce Beba, l’etichetta dedicata alla nonna che contraddistingue il suo vino.

Una scommessa di quelle che vale la pena accettare?

"Senza dubbio, con assieme l’emozione nel vedere che il mio paese (perché Anghiari la ritengo tale) mi ha chiesto un impegno che va un tantino al di fuori dal mio campo, anche se lavorare con il vino mi può qualificare come "artigiana della natura". Il mio compito è quello di fare tesoro dei 48 anni di eccezionale lavoro portato avanti con competenza e passione, al fine di trasformare Anghiari e la sua rassegna espositiva in ambasciatori di un comparto che esalta la genialità italiana, alzando l’asticella oltre il puro e legittimo aspetto del mercato. Il periodo della mostra deve diventare un contenitore in grado di conferire una impronta più nazionale e internazionale all’artigianato, grazie a una qualità dei prodotti in continua crescita e alla scoperta di oggetti di nicchia. L’edizione in corso dovrà fungere da apripista per questa nuova filosofia e trovare un linguaggio contemporaneo dell’artigianato, una lettura attuale delle tecniche moderne che i giovani artigiani adoperano per la realizzazione dei loro prodotti".

Se dunque la tradizione deve essere proiettata nella modernità e nel futuro, i giovani occuperanno una posizione centrale?

"Esatto. Dobbiamo trovare la giusta chiave per avvicinare le giovani generazioni e allora occorre mantenere in vita il passato per far capire che artigiani si può essere benissimo anche oggi. Vogliamo fin da ora portare all’attenzione di tutti il concetto di artigianato come grande opportunità del nostro Paese e renderlo fruibile e amato dalle nuove generazioni, in preparazione al prossimo anno che vede un anniversario molto importante. L’obiettivo condiviso è quello di mantenere il cuore autentico dell’artigianato per raccontare il futuro. Per realizzare questo stiamo aprendo la strada, già adesso, ad un’attività convegnistica e a laboratori in grado di far vedere, provare e capire cosa vuol dire essere artigiani anche nel 2024". Non dimenticando l’altro importante risvolto che caratterizza il dibattito del momento sull’economia. "Il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità, sui quali la lampada deve rimanere sempre accesa. Scoprire e approfondire le tecniche antiche rivisitate in una chiave moderna e attuale, con attenzione all’ambiente attraverso l’utilizzo di nuovi materiali sostenibili, che assieme incontrino sempre più il gusto moderno. Le sfide da affrontare quindi non mancano, compresa la maggiore visibilità che – anche grazie alla mostra - vogliamo garantire ad Anghiari e a questo lembo di Toscana, ancora non conosciuti come realmente meriterebbero".