LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Antiquaria, banchi e affari da record. Parte la carica dei 240 espositori . Alla Badia blitz dei vigili e tensioni

All’arrivo in piazza gli antiquari trovano il posto occupato dai tavolini dei locali e scattano le proteste. Debutto da grandi numeri: migliaia di turisti, vendite sopra le aspettative. A Sant’Agostino è boom artigiani.

Antiquaria, banchi e affari da record. Parte la carica dei 240 espositori . Alla Badia blitz dei vigili e tensioni

Antiquaria, banchi e affari da record. Parte la carica dei 240 espositori . Alla Badia blitz dei vigili e tensioni

I numeri contano. E dicono di un’Antiquaria da incorniciare, almeno al suo debutto. Perchè con oggi si tirano le somme ma l’avvio è stato davvero scoppiettante, sia sul versante degli espositori, sia per le presenze in città. Numeri, appunto, che descrivono l’appeal della Fiera: un’edizione ricca, quasi sontuosa nelle dimensioni e per qualità, degno anticipo dell’appuntamento di giugno, quello del compleanno. I numeri, appunto. Sono 240 gli antiquari lungo il percorso espositivo (ne prevede al massimo 250) che abbraccia il centro e trova in Piazza Grande il suo fulcro. Compresi ventitre spuntisti, tre dei quali hanno "coperto" le assenze dei titolari, ma gli altri hanno scelto la manifestazione aretina. Tra di loro anche sei "matricole" che per la prima volta hanno mostrato i tesori del passato ai visitatori all’assalto del centro.

Il raffronto con l’edizione 2023 è ancora sui numeri: allora gli antiquari in città erano stati 222. Segno che la Fiera è un brand riconosciuto. Perchè nel circuito dei grandi appuntamenti dedicati all’antiquariato, Arezzo ha un posto in prima fila, spinta dal motore di una promozione che funziona e riverbera i suoi effetti su turismo e ristorazione.

I numeri sono anche quelli degli affari, difficili da quantificare eppure riconoscibili negli scambi ai banchi e osservando le persone alle prese con poltrone, mobili e oggettistica da portare a casa. E pure nei gran sorrisi degli espositori. Ristoranti e botteghe a pieni giri, con turni no stop. Oggi si replica. Ma c’è un altro elemento che caratterizza la Fiera: la Badia fa l’en plein e già al colpo d’occhio l’effetto è assicurato.

Tuttavia non mancano le sottolineature degli addetti ai lavori su aspetti da migliorare. "È la quarta volta che vengo qui da spuntista, la Fiera è bellissima ma ogni volta c’è il problema della collocazione", spiega un’espositrice rumena arrivata da Firenze. E un collega romano aggiunge: "Siamo sempre in un equilibrio precario: oggi siamo qui ma il grosso dei visitatori è concentrato nelle zone centrali, i nostri clienti non ci trovano facilmente". Non sono mancati momenti di fibrillazione alla Badia: dopo la spunta, alcuni espositori hanno trovato il posto occupato dai tavolini dei locali che affacciano sulla piazza, in netto ritardo sulla tabella di marcia post movida. Il regolamento prevede che vegano rimossi in tempo per lasciar spazio agli espositori.

Le proteste degli antiquari hanno fatto scattare l’intervento dei vigili e pure le sanzioni. C’è un altro dato in controtendenza: gli artigiani sono tornati con numeri inediti in piazza Sant’Agostino: una quindicina i banchi che richiamano l’attenzione dei visitatori con le creazioni fatte a mano.

Fin dal mattino folla tra i banchi e code ai parcheggi del centro con l’ex Cadorna subito sold out. Molti i turisti stranieri tra le migliaia di appassionati arrivati da tutt’Italia. Numeri, appunto.