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Viaggio da Arezzo a Parma, un'odissea per gli studenti fuorisede

Da lunedì 12 senza treni diretti, per raggiungere Parma da Arezzo servono tre cambi e quattro treni. Studenti fuorisede penalizzati da servizi sostitutivi che non risolvono il problema dei ritardi.

Viaggio da Arezzo a Parma, un'odissea per gli studenti fuorisede

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Parma-Arezzo in treno? Tre cambi. Quattro treni. Da lunedì 12, senza treni diretti, il viaggio è così per molti fuorisede. Ecco un itinerario tipo. Si parte alle 7:32, alle 8:01 si arriva a Firenze Campo di Marte con un Intercity. C’è da aspettare 15 minuti: alle 8:16 arriva il regionale che porta a Firenze Santa Maria Novella. Si arriva alle 8:23, alle 8:55 si riparte. Si sale su un Frecciarossa e si arriva alle 9:58 a Reggio Emilia. Alle 10:15 un autobus navetta, porta a Parma. "Un’odissea", dice Filippo Guerrini (nella foto), di Castiglion Fiorentino, studente all’Università di Parma. Nella sua situazione, tanti altri aretini che si sono trasferiti in Emilia per studiare, attratti dagli atenei di Parma, Reggio, Modena, oltre che di Bologna. Sono loro a segnalare il disagio: niente più treni diretti che collegano Arezzo alle province emiliane. Work in progress: è questo il motivo. Rfi è al lavoro per potenziare la linea Prato Bologna: un investimento di 530 milioni che servirà per ammodernare il traffico merci. L’intervento ha preso il via l’11 giugno e terminerà il 13 novembre. "I lavori – spiega Rfi – sono stati programmati per ridurre il più possibile l’impatto sulla mobilità e sono previsti servizi sostitutivi".

"Servizi penalizzanti per noi studenti fuori sede", dice Guerrini. Fino adesso, chi studia in Emilia poteva facilmente raggiungere la sua università con tre coppie di Intercity al giorno che collegavano direttamente la provincia di Arezzo, fermandosi sia Terontola che ad Arezzo, con le province del nord. "Da adesso serve cambiare 3 treni, o 4, con tutti i problemi delle ‘coincidenze’, spesso perse visti i ritardi’. Il problema non è la durata del viaggio ma il modo in cui saremo costretti a tornare casa".

Luca Amodio