
di Lucia Bigozzi
Gira lo sguardo sui modelli de "Il Marchese del Grillo" e sorride. Gianna Gissi, costumista pluripremiata insieme al marito Lorenzo Baraldi, scenografo, ha "disegnato e cucito" mezzo secolo di storia del cinema. Nel sottotetto del teatro "Spina" a Castiglion Fiorentino quella storia rivive nella mostra con i bozzetti de "Il Postino" e lo sguardo malinconico di Massimo Troisi, quello enigmatico di Gian Maria Volontè e l’espressione fascinosa di Marcello Mastroianni. Uno dei molti eventi del Castiglioni Film Festival che si è aperto ieri sera a Castiglion Fiorentino, nel segno della commedia all’italiana e di quella sua versione un po’ trash che sono stati i cinepanettoni di Natale, di cui l’ospite d’onore della serata, Enrico Vanzina, è stato uno dei protagonisti, come sceneggiatore, insieme al fratello Carlo, uno dei registi principali del genere.
Per tornare alla mostra della Gissi, ci sono le scene e i costumi del film cult "Amici Miei" di Mario Monicelli con cui la "coppia d’oro" del cinema ha lavorato a lungo. Profuga istriana, Gianna Gissi ha attraversato l’esodo e mille ostacoli. "Ho vissuto l’adolescenza con la voglia di sognare e il cinema era la mia necessità", spiega. Nella sala parrocchiale di via delle Province a Roma, "passavo il pomeriggio coi film di Fred Astaire e Ginger Rogers, poi a casa disegnavo gli abiti che ricordavo".
E’ iniziata così, nel 1965, una carriera fatta di "impegno, studio, sacrificio, serietà" che l’ha portata a lavorare con i più grandi: da Monicelli, Fellini, Pietrangeli, Scola, Germi, Risi a Gassman, Manfredi, Montesano, Sordi, Mastroianni, solo per citarne alcuni. Osservando i bozzetti del "Marchese del Grillo", Gissi rievoca il rapporto con Sordi: "Una persona generosa a dispetto della nomea, falsa, sulla tirchieria. Un uomo molto intelligente e divertente. Alberto ogni giorno si presentava sul set col sorriso. Era un galantuomo".
"Geniale" è l’aggettivo che associa a Mastroianni "il meno attore, ovvero il meno vanitoso. Ho avuto la fortuna di conoscerli tutti i ‘mostri’ del cinema e dico che i grandi sono umili, si mettono al servizio del film. Non ho mai avuto problemi nel vestirli; semmai li ho avuti con attorucoli e attricette", spiega ricordando un’icona: Monica Vitti: "La più bella. Arrivava ogni mattina con due torte, una per noi e una per lei: era golosa e durante la giornata se la gustava. Una persona molto intelligente e simpatica: ci faceva sganasciare dal ridere imitando i colleghi della troupe".
Gissi, Baraldi ed Enrico Vanzina: tridente d’attacco al debutto del Castiglioni Film Festival, fortemente voluto dal sindaco Mario Agnelli e dall’assessore alla cultura Massimiliano Lachi per una ripartenza nel segno della cultura. Vanzina ha presentato il suo romanzo e parlato del dream team con il fratello Carlo che ha firmato l’ultimo film "La vita è una cosa meravigliosa" proiettato al Cassero.
Oggi nella "Cinecittà toscana" arriva Milena Vukotic che incontrerà il pubblico (dalle 19,30) e riceverà un premio per la straordinaria carriera di attrice, consacrata dal pubblico come la "signora Pina", moglie del ragionier Fantozzi. Premiati anche il regista Alessandro Pondi e le attrici Paola Minaccioni e Monica Vallerini. Poi tutti davanti al grande schermo per il film-commedia "Chi m’ha visto", diretto da Pondi, con Pierfrancesco Favino e Giuseppe Fiorello.