"Vi raccontiamo Franco Battiato e la sua musica"

Intervista all’amico e tastierista Angelo Privitera. Il 21 in Fortezza col Quartetto Italiano e video inediti

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"Ventitré brani, 2 ore di musica, un crescendo di emozioni, un viaggio con Franco, la sua voce, le sue barzellette, i ricordi dei suoi amici artisti". E’ la promessa di Angelo Privitera che dopo il debutto a Taormina nel primo anniversario della morte dell’amico Battiato, porta in Fortezza ad Arezzo martedì 21 giugno "Over and over again", primo evento nel primo giorno dell’estate aretina per il cartellone della Fondazione Guido d’Arezzo.

Angelo Privitera, tastierista e da trent’anni a fianco di Battiato con il quale ha scritto canzoni, viaggiato in tour, preparato scalette. Sarà sul palco con il cantautore Fabio Cinti e il Quartetto Italiano, ensemble sempre presente nei concerti del maestro.

"Un viaggio non solo di canzoni, ma anche un concerto emozionale con testimonianze video di amici artisti che lo hanno vissuto, e la voce registrata di Franco. Lo facciamo perché tutti capiscano la sua ironia, il suo carattere, la sua simpatia, la sua intelligenza, la sua genialità, i suoi aneddoti, un ritratto che si discosta dall’idea che molti avevano di lui. Era un vulcano e non è un caso se il giorno della sua morte l’Etna ha eruttato con incredibile violenza ma nel più assoluto silenzio in una pioggia di cenere. Lo hanno chiamato il parossismo Battiato>.

Gli arrangiamenti sono gli stessi dei precedenti tour e la voce di Fabio Cinti incredibilmente vicina a quella del maestro.

"In verità non è uguale, ma la tessitura vocale è molto simile. Le canzoni di Franco sono difficili da cantare. Ma ricordo che Cinti con il riarrangiamento dell’album ‘La voce del padrone’ nel 2018 ha vinto la Targa Tenco".

Una vita vissuta fianco a fianco, canzoni scritte a quattro mani e una ricchissima produzione artistica.

"Franco era un genio, ha scritto cinque opere liriche, film, dipingeva, la sua Messa arcaica è diventata un tour, ci hanno aperto luoghi spesso inaccessibili come il Monastero di Santa Chiara, Assisi, Santa Croce a Firenze e fatto una diretta a Video Music".

E al Santuario della Verna.

"Lo ricordo bene era luglio ma faceva freddo, Sgalambro girava con il plaid e dormimmo al Santuario, un luogo incredibile".

Un’anticipazione?

"La scaletta sarà come quelle che preparavamo insieme a Franco, da Animale, all’Ombra della luce, Esistere oltre la vita, I treni di Tozeur, ma anche Voglio vederti danzare e Cuccurucucù e La Cura. Un crescendo con le sue canzoni più belle".

Silvia Bardi