Verso le elezioni Vadi rompe gli indugi "La candidatura bis? Sono a disposizione"

Per il primo cittadino il Pd deve fare da aggregatore nel 2024 "Il punto centrale è la condivisione del programma elettorale". Dialogo aperto con Azione, Italia Viva e il Movimento 5 Stelle.

Verso le elezioni  Vadi rompe gli indugi  "La candidatura bis?  Sono a disposizione"

Verso le elezioni Vadi rompe gli indugi "La candidatura bis? Sono a disposizione"

di Francesco Tozzi

"Come ho fatto nel 2019, mi metto a disposizione". Ancora i tempi per una discesa in campo ufficiale non sono maturi, ma Valentina Vadi non si tira indietro di fronte alla possibilità di candidarsi a sindaco di San Giovanni Valdarno per un secondo mandato. Manca ancora un anno alle elezioni comunali e la politica, anche se sotto traccia, sta già scaldando i motori in vista dell’importante appuntamento. Per Vadi non è il caso di prendere decisioni adesso, ma come accaduto in passato vuole essere della partita rimettendosi alle valutazioni "del Partito Democratico e della coalizione di centro sinistra che guideranno il processo politico delle prossime amministrative". Può temere un agguato in assemblea, l’organo politico che avrà l’ultima parola sulle candidature? Al congresso ha prevalso tra gli iscritti la mozione Schlein, mentre il primo cittadino si è trovato in minoranza, essendo stata tra i maggiori sponsor di Bonaccini in Valdarno.

Ma le dinamiche nazionali non dovrebbero influenzare più di tanto le trattative locali. I dem e i partner minori della coalizione sanno bene che la professoressa di letteratura italiana e latina è la figura al momento più spendibile per rimanere a via Garibaldi, forte di un consenso personale che scavalca i partiti. Alle ultime elezioni, infatti, la civica Valentina Vadi Sindaco ha ottenuto il 22% dei voti, superando la lista unitaria Pd-Liberi e Uguali. Se sul candidato sindaco il centro sinistra non dovrebbe inciampare, è sulla ricerca di nuove intese che potrebbero sorgere degli ostacoli. L’ex consigliera regionale è chiara: "Per quanto riguarda le alleanze, sono convinta che il campo largo progressista, di cui il Partito Democratico deve essere il perno aggregatore, debba essere ricercato e realizzato con tutti i partiti e le formazioni politiche che, riconoscendosi nel perimetro dei valori di centro sinistra, siano disponibili a farne parte, a partire dalla condivisione di un preciso programma elettorale".

Un’apertura a discutere con tutti coloro che si ritrovano entro un determinato perimetro di valori, ma senza fare carta straccia del programma elettorale con cui si aggiudicò le elezioni, "quello che fu fatto quattro anni fa e che costituì la vera forza di quel progetto politico e consentì la vittoria alle amministrative del 2019. Questa - ha sottolineato - è la direzione verso cui ritengo opportuno muoversi anche in vista delle elezioni del 2024, sia al centro che a sinistra". Un dialogo che vedrà protagonisti da un lato Azione e Italia Viva e dall’altro il Movimento 5 Stelle. Pentastellati che, con il coordinatore provinciale Pierazzi, vicinissimo a Giuseppe Conte, siedono all’opposizione in Consiglio comunale e con i quali in talune occasioni è stata cercata una sintesi all’interno del parlamentino cittadino. Ma restano delle distanze difficili da colmare sulle politiche dei rifiuti, sulla manutenzione e il decoro urbano, sulla riqualificazione di viale Gramsci e sulla questione Casa della Comunità, solo per citare alcuni dossier dove il confronto partirà in salita.