REDAZIONE AREZZO

Vasari, la mostra aprirà in autunno. Partite le trattative sui capolavori. Carteggi e archivio oltre ai quadri

Il lancio scivola dalla data del centenario ma resta confermata la Giostra di giugno dedicata al maestro. Il fulcro nel museo di arte contemporanea, intorno un percorso diffuso in città e in provincia: la mappa .

Vasari, la mostra aprirà in autunno. Partite le trattative sui capolavori. Carteggi e archivio oltre ai quadri

I mille volti di Giorgio Vasari in un progetto che proietta la città sul red carpet dei grandi eventi nazionali dell’anno ormai alle porte. E sconfinerà fino ai primi mesi del 2025. Un tempo lungo sotto i riflettori del mondo.

La macchina organizzativa si è messa in moto e le anticipazioni che si dipanano dal canovaccio, danno il senso di un’operazione

pensata anche per svelare la parte inedita dell’artista, non solo letterato, pittore ma anche architetto e matematico. E nel "dossier" al quale sta lavorando il Comitato delle celebrazioni (con la partnership strategica della Cassa di Risparmio di Firenze che collabora con gli enti promotori, Fondazione Guido Monaco, Comune e Mit) c’è perfino una versione "musicale" che racconta il maestro del Rinascimento. Perchè il progetto abbraccia a tutto tondo l’artista e il suo tempo: dalla corte dei Medici alle opere custodite nei paesi-scrigno della Provincia. Per ora sono almeno tre i Comuni coinvolti nel percorso espositivo sulle orme di Vasari - Cortona, Castiglion Fiorentino e Monte San Savino -, ma la rete delle collaborazioni è destinata ad allargare la sua trama.

Tutto si dipana attorno a una data che "rappresenterà il big bang dell’anno vasariano: il 27 giugno è il giorno della morte di Vasari e da lì vogliamo lanciare il grande evento", spiega Lorenzo Cinatti, direttore della Fondazione Guido d’Arezzo. Che, per ora, è attento a non disvelare troppo i "gioielli di famiglia" pur sottolineando la portata dell’iniziativa su scala nazionale e internazoinale. Perchè dai principali musei del mondo arriveranno le opere già iscritte nell’elenco al quale stanno lavorando i super-esperti, curatori della mostra: Cristina Acidini e Carlo Sisi, entrambi storici dell’arte. Il taglio del nastro nella Galleria d’arte contemporanea, sarà in autunno e da lì in poi sarà un crescendo di iniziative che "sconfineranno" nei primi mesi del 2025. Con un prologo di gran prestigio: a giugno si corre la Giostra del Saracino nel nome e con la lancia dedicata a Giorgio Vasari. Il sigillo della città sui mesi che verranno. Tra le sorprese nell’officina dell’organizzazione, ce n’è una che riguarda un altro inedito dell’artista. Cinatti non si sbottona ma all’idea stanno lavorando gli specialisti dell’Archivio di Stato. Terzo gioiello, le carte vasariane: non solo quelle dell’epistolario ma il complesso degli scritti che, tra l’altro, sono in via di digitalizzazione. Un filone che potrebbe concentrarsi a Casa Vasari, anello determinante per l’evento sul protagonista del Rinascimento. Il percorso epositivo, nel suo complesso mira a condurre il visitatore in un viaggio dentro la poliedricità dell’artista e per questo, dalla città alla provincia, si sta componendo di tappe che si aggiungono al nucelo centrale della mostra in San Francesco. Dove, almeno per il 2024 e parte dell’anno successivo, saranno fianco a fianco due giganti dell’arte e della cultura aretina: Piero della Francesca e Giorgio Vasari. E i loro capolavori, eterni, potranno dialogare in un rimando continuo dentro la bellezza.

Lucia Bigozzi