
Alessandro Canu
Arezzo, 28 gennaio 2019 - Proprio non hanno voglia di diventare fornai. E lui non molla. Alessandro Canu, l’imprenditore proprietario di un noto panificio pasticceria con alcuni punti vendita nella vallata e 62 dipendenti, in settimana è tornato a «Piazza Pulita», la popolare trasmissione de La7, per raccontare che ancora non è riuscito a trovare i due fornai necessari a completare l’organico della sua azienda.
La ricerca, più complicata che trovare il mitico Gronchi Rosa, era iniziata in agosto e a fine novembre sembrava destinata a sfociare nella «fumata bianca» dopo la prima apparizione sulla rete nazionale e l’appello lanciato ai panettieri di buona volontà. Curriculum alla mano, si erano fatti avanti in 35 e cinque di loro vantavano una certa esperienza nel settore, il che avrebbe ridotto i tempi formativi e di utilizzo immediato. Invece...
«Nessuno è rimasto oltre due notti – racconta Canu – e addirittura uno se n’è andato a metà turno lavorativo, senza neppure avvisare. Ha detto agli altri che aveva necessità di andare in bagno ed è sparito nel nulla. Un altro che arrivava dall’Abruzzo l’ho persino ospitato a casa mia durante il periodo di prova, ma ha rinunciato dopo 3 giorni e un terzo di Matera ha lavorato per una sola notte ed ha ripreso il pullman dicendo che quella vita non faceva per lui. Sembra una barzelletta».
"Da sempre faccio il pane cotto a legna – riprende Canu - seguendo le regole di un secolo fa, anche se ora possiamo contare su macchinari moderni. Alla fine però bisogna infornare a mano e soprattutto lavorare di notte. E’ proprio questo l’ostacolo più grosso di un mestiere che rischia l’estinzione. Ricordo che lo stipendio di un fornaio esperto da contratto si aggira sui 1400 euro e con la maggiorazione per il notturno può toccare 1800 euro.
Chi segue un iter di formazione, invece, percepisce fino a 1300 euro». Risultato, ora che un dipendente è in ferie, il titolare ha dovuto indossare di nuovo il grembiule per impastare e mettere a cuocere filoncini e baguette in attesa di vagliare gli ulteriori 50 curricula giunti sul suo tavolo dopo il secondo servizio in tv.
«Stavolta spero di essere più fortunato e ho già parlato con quattro o cinque candidati, tra cui un ragazzo venuto dalla Sicilia. Nel frattempo ho preso contatti con un centro di formazione per organizzare una vera e propria scuola per fornai in Valdarno».