Vaccini, raddoppiano le sedi: il Palaffari resta Casi in aumento ma virus debellato dalle Rsa

Il "Tenda" apre martedì. I contagi salgono a 117, la punta maggiore da 8 giorni. L’area critica il Valdarno (44) ma con il capoluogo a 36. Boom a Laterina (10): "strigliata" della sindaca a chi non rispetta le regole. Terapia intensiva all’esaurito, alta pressione sugli ospedali

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di Alberto Pierini

AREZZO

Il vaccino non lascia ma raddoppia. Per ora, purtroppo, non le dosi: è in arrivo un "bastimento" carico di Pfizer, diventata la principale risorsa della campagna, ma non ancora di AstraZeneca. Le fialette pur contestate sono però anche le uniche ad arrivare in dosi massicce: e quando saltano loro, i centri vaccinali chiudono. Come in questi giorni. E se oggi riaprono è solo grazie all’assist della Asl ai medici di famiglia, che almeno per un giorno hanno invitato gli ottantenni non nei loro ambulatori ma tra i padiglioni supertecnologici del Centro Affari. L’ultimo giorno di Arezzo Fiere? No, potrebbe essere il primo di una seconda, decisiva stagione.

E’ molto probabile infatti che l’hub più ambizioso della provincia non chiuderà come sembrava certo. Il Teatro Tenda, sul filo della disponibilità del Comune e del risparmio, è pronto a subentrargli. E sarà disponibile da martedì 13, sempre a condizione ci siano le dosi sufficienti a farlo lavorare. Ma il 13, numero felice dai tempi del Totocalcio, potrebbe essere quello del raddoppio. Un’operazione che in base alle indiscrezioni sarebbe quasi fatta, in accordo tra la Asl e i vertici di Arezzo Fiere.

E che metterebbe a disposizione della vaccinazione di massa due giganti. Utili in prospettiva per rispondere "obbedisco" all’ordine del generale Figliuolo, portare la potenzialità nazionale delle somministrazioni a 500mila dosi al giorno. E utile oggi a dare un segnale forte proprio nel momento più difficile.

La prima dose robusta di AstraZeneca non arriverà prima della fine della settimana. Così tenendo in stand-by due fasce di età fondamentali: tutti i settantenni, coperti per circa un terzo dei trentasettemila residenti in provincia, e tutta la fascia dai 60 ai 70 anni. Quella alla quale, facendo tesoro dei consigli del commissario, da ora in poi saranno rivolte le 12 dosi per fiala di AstraZeneca. A inizio settimana tornerà Moderna ma sempre a piccole dosi, pur attese a gloria dai fragili. Fragili verso i quali sarà dirottata Pfizer appena finirà la copertura degli ottantenni: nei ritardi della Toscana, Arezzo è prima assoluta nella regione, a ieri sera aveva protetto con la prima dose il 71,5% dei più anziani tra gli anziani.

A proposito di anziani: gli ultimi dati confermano che il virus nelle Rsa è praticamente debellato. Nessun caso nuovo, il trascinamento degli ultimi positivi su appena 5 istituti in tutto. Facciamo una gran fatica a vaccinarci ma il vaccino quando arriva si vede. Peccato che i contagi siano risaliti.

Ieri 117, il dato più alto da otto giorni. Spezzando una settimana nella quale eravamo sempre rimasti sotto quota cento, Sarebbe stato meglio entrare in zona arancione con un abbrivio diverso: ci dobbiamo entrare con 36 nuovi positivi nel capoluogo e altri 44 in Valdarno, arancione solo per il "beau geste" del Governatore. Valdarno che nasconde "focolai" dolorosi: ieri altri dieci casi a Laterina, bersagliata da mesi La sindaca Simona Neri striglia, pur con il consueto garbo, i suoi: " Possibile che ancora qualcuno faccia finta di non aver capito? Gli errori di pochi, li pagano tutti, li paga la stragrande maggioranza dei cittadini che da un anno con grandi sacrifici e senso di responsabilità sta facendo il proprio dovere". Perché se aumentano i casi alla fine aumentano anche i ricoveri: e ieri terapia intensiva è tornata a 24, tutto esaurito al San Donato. Aspettando di raddoppiare i vaccini stiamo raddoppiando i pazienti. Candidandoci a tornare in zona rossa: se non altro di vergogna.